Inglese: "In B bisogna lottare, noi dalla prima partita lo abbiamo fatto e i risultati si vedono"

17.11.2022 20:16 di  Redazione ParmaLive.com   vedi letture
Inglese: "In B bisogna lottare, noi dalla prima partita lo abbiamo fatto e i risultati si vedono"
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© foto di Daniele Buffa/Image Sport

Roberto Inglese, intervistato in diretta su Sky Sport 24, in occasione della presentazione della quarta maglia che verrà utilizzata nel mese di dicembre, ha risposto alle domande insieme al compagno Enrico Delprato. Questa l’intervista al bomber crociato: “Avevo saltato le ultime due partite per infortunio, poi sono rientrato con il Cittadella; non ho avuto la fortuna di fare gol, però ho dato una mano a far gol agli altri. L’importante è che noi abbiamo vinto e che il Parma risalga la classifica al più presto”.

Questa squadra con tanti giovani come la vedi, cosa c’è di diverso rispetto all’anno scorso?
“Rispetto all’anno scorso sicuramente abbiamo capito in che campionato giochiamo, perché l’anno scorso dopo la retrocessione non ci siamo calati con la mentalità giusta. Invece quest’anno bene o male la squadra è sempre la stessa e i ragazzi ci stanno dando una grande disponibilità. Tutti quanti insieme abbiamo capito che il campionato di Serie B è difficile, che bisogna lottare e noi dalla prima partita quest’anno lo abbiamo fatto e i risultati secondo me si vedono. Dobbiamo solo cercare di continuare così”.

Fin qui hai fatto 4 gol, alle tue spalle c’è Delprato da difensore a quota 3, ti ha chiesto qualche consiglio?
“Posso dire con felicità che voglio un bene dell’anima a Enrico, siamo in camera insieme e la sera prima di ogni partita qualche consiglio ce lo scambiamo, però rimangono segreti tra di noi”.

Che cosa pensi della gestione Mancini, con tanti giovani che esordiscono in nazionale?
“Sicuramente io non sono giovanissimo però con qualcuno che c’è in nazionale adesso ho giocato quando ero veramente giovane e già si vedeva che erano prospetti molto importanti. Il mister deve fare le sue scelte e continuare a puntare sulle persone che dice lui, perché in Italia ci sono giovani forti che vale la pena far giocare”.