Cuesta a DAZN: “Zion un esempio, orgoglioso del gruppo. Bernabè fuori perché serviva un difensore”

Intervenuto al termine del match contro il Genoa, terminato 0-0, l’allenatore del Parma Carlos Cuesta ha parlato ai microfoni di DAZN. Un punto che ha del miracoloso per il Parma, che in pieno recupero si è salvato dalla sconfitta grazie a uno Zion Suzuki monumentale.
Un sospiro di sollievo, quanta tensione c’è stata oggi?
“Sono orgoglioso della squadra, dello spirito e del gruppo. Anche dalla panchina siamo stati tutti insieme, nella stessa direzione. Oggi eravamo in dieci, senza i tifosi, in un ambiente caldo, ma abbiamo saputo soffrire tutti insieme e abbiamo conquistato un punto importante”.
Era questo che chiedeva quando ha chiesto maturità?
“Per me essere giovani non centra niente, per me la maturità è il saper affrontare tutti i momenti. Oggi hanno affrontati i momenti difficili, ed è un passo avanti nel nostro percorso”.
Da allenatore, un commento su Zion Suzuki?
“E’ un esempio di professionista, vive per il calcio. Ogni giorno è un esempio dentro e fuori dal campo. Si cura attentamente, da tutto e quando è così si vede. Siamo felici della prestazione e di come aiuta la squadra”.
Perché ha tolto Bernabè dopo il rosso?
“Per caratteristiche, dovevamo coprire più campo e dopo il rosso a Ndiaye dovevamo avere un difensore in più”.
Ha parlato con Ndiaye?
“Gli errori fanno parte del calcio, si cresce e si impara. Dovremo aiutarlo, speriamo possa tornare al più presto insieme alla squadra”.
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