Coustou (resp. Data & Analytics): "In Serie A dovremo esser bravi a saper anche soffrire nei novanta minuti"

24.05.2024 17:51 di  Tommaso Rocca   vedi letture
Coustou (resp. Data & Analytics): "In Serie A dovremo esser bravi a saper anche soffrire nei novanta minuti"
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Sebastien Coustou, responsabile dell’Area Data and Analytics del Parma Calcio, è stato ospite nel podcast The Scouted, raccontando il lavoro che c'è dietro le quinte, a servizio della squadra: “Serie A? I meriti vanno alla squadra e allo staff. Hanno fatto un lavoro incredibile, sono contentissimo. E’ ciò che il club merita, per il modo in cui lavorano tutti. Sono fortunato ad aver fatto parte di questo cammino”.

Sul gioco di mister Pecchia: “Pecchia ha sempre mantenuto la stessa filosofia di gioco. Prima che arrivasse abbiamo studiato a lungo i suoi dati raccolti nella stagione con la Cremonese. Sapevamo fosse un tecnico che vuole giocare a calcio, era ciò che la società stava cercando. Non è uno stile solo offensivo, è un calcio interessante, fatto di intensità e pressione alta, che mira a vincere. I giocatori quest’anno si conoscevano bene, c’è stato solo qualche rinforzo sul mercato. Fin da subito la squadra ha funzionato bene, così come nel finale della scorsa stagione. Questo percorso è stato premiato con la vittoria della Serie B".

Sulla Serie A: “L’anno prossimo passeremo dall’essere dominatori del gioco e del campionato al dover soffrire di più durante le partite. Dobbiamo iniziare a lavorare anche su questa transizione, analizzando ciò che ci aspetta in base al livello della Serie A. Abbiamo ottimi giocatori in alcune particolari caratteristiche. L’anno prossimo però dovremo difenderci un po' di più, dovremo analizzare il modo migliore di giocare per vincere. La fortuna è che il gruppo si conosce bene e questo ha un forte impatto sui risultati, va mantenuta la compattezza. Lavoreremo con altri dati e anche probabilmente con analisi live durante il match, i prossimi mesi serviranno per farci trovare pronti alla prima di campionato".

Sul suo gruppo di lavoro: “Il nostro lavoro dipende dal periodo dell’anno. Non lavoriamo solo sull’analisi delle partite e sullo scouting, ma abbiamo attività legate alla performance, sport science, condizione fisica e alimentazione. Lavoriamo attraverso ogni area del club. Ovviamente dipende dai momenti della stagione, al momento siamo ovviamente meno coinvolti sull’analisi dei match e più invece sullo scouting e sarà così per i prossimi due mesi. A febbraio, nel momento chiave della rincorsa alla Serie A, eravamo quasi interamente coinvolti nell’analisi della performance per fornire il maggior numero possibile di dati su cui lavorare. Il club chiede dati in base alle esigenze e noi passiamo agli specialisti dei vari settori.

Sul lavoro settimanale: “Abbiamo un processo molto strutturato per l’analisi dei match. Una settimana prima della partita forniamo una serie di informazioni sull’avversario. Analizziamo gli interpreti, lo stato di forma, come hanno giocato nelle ultime ore e loro possono scegliere cosa mostrare e spiegare con sessione video ai giocatori. Possono anche richiedere approfondimenti su cose specifiche. Abbiamo tantissime informazioni che possono richiedere fino al giorno della partita. Durante la partita il nostro lavoro si ferma, dopo la partita abbiamo tutti i report sulle prestazioni che vengono girati ai dirigenti, allo staff e a chiunque ruota attorno alla squadra, per poter analizzare la gara nel dettaglio. Penso che avere una struttura fissa sia utile, permettere di concentrarsi sui dati e sull’analisi della partita".

La cooperazione con l'area performance: “Più tempo c’è tra una gara e l’altra, più tempo hai per lavorare. Per i dati pre gara abbiamo due match analyst per la prima squadra, che si dividono il lavoro sulle partite durante i turni infrasettimanali. Per ciò che riguarda i dati buona parte del lavoro è automatizzato, noi forniamo tutto ciò che riusciamo, poi spetta al match analyst. Sicuramente con i turni infrasettimanali è più complicato. Il nostro gruppo di lavoro si interfaccia soprattutto con i match analyst ed è Lacome, resposabile dell'area Performance and Analytics, a riportare alla dirigenza".

Una filosofia di lavoro fortemente sostenuta dalla società: “Una cosa è certa: serve il sostegno di proprietà e manager per portare avanti i nostri progetti. Servono anche però professionisti che siano interessati a lavorare con i dati che gli forniamo. Abbiamo un presidente e un gruppo dirigente molto interessato ai dati, questo ci semplifica il lavoro: abbiamo pieno accesso a quello che ci serve e ci sentiamo parte integrante del club. La fortuna è di lavorare in supporto ad uno staff tecnico molto interessato ai dati e a ciò che possiamo offrire loro. Ci pongono domande e riflettono su ciò che facciamo. Questo ci facilita il lavoro e sono certo che possiamo offrire spunti su cui loro possono lavorare".

Per quanto riguarda lo scouting: “La filosofia si evince guardando come è stata costruita la squadra. Abbiamo tante nazionalità diverse, molti dall’est Europa, molti di lingua francese. L’interesse sarà verso giocatori di Serie A, ma bisogna anche essere creativi e cercare dove gli altri club pongono meno attenzione. Abbiamo un’ampia area scouting, riceviamo informazioni su migliaia di giocatori al mese. Hanno un’ottima comprensione del calcio e di dove possono scovare ottimi giocatori. Un giocatore straordinario in Serie A polacca sarà seguito da squadre di primo livello con cui non possiamo competere: per questo se vuoi quel tipo di talenti devi muoverti in anticipo. In questo l’area scouting ha fatto un lavoro incredibile".