Un film già visto, manca quello step di crescita per diventare maturi... arriverà! E speriamo non sia nulla di grave per Valeri

La sconfitta contro il Lecce brucia, non solo per il risultato ma per come è maturata. In uno scontro diretto che poteva dare slancio e fiducia in vista della sosta, il Parma cade davanti al proprio pubblico, riportando a galla limiti e fragilità che sembravano sopiti. Un 1-0 firmato Sottil che pesa come un macigno, soprattutto per ciò che non si è visto in campo: la reazione, la determinazione, la capacità di ribaltare un momento complicato.
Eppure l’inizio era stato incoraggiante. La squadra di Cuesta aveva approcciato bene, tenendo il campo con ordine e mostrando una discreta aggressività nei primi minuti. Ma al primo vero affondo ospite, la partita è cambiata. Il gol del Lecce ha tagliato le gambe ai gialloblù, che si sono sciolti lentamente senza riuscire più a trovare ritmo e soluzioni. È una scena già vista: quando il livello si alza, il Parma fatica a rispondere presente.
Non si può certo cancellare quanto di buono fatto fino a questo punto della stagione. Il gruppo è giovane, la classifica ancora promettente, e il gioco – a tratti – ha convinto. Ma la sensazione è che, nei momenti decisivi, manchi ancora quello “step” in avanti necessario per diventare davvero competitivi. La dichiarazione di Estevez – “Siamo una squadra giovane che deve imparare” – fotografa perfettamente la situazione, ma da sola non basta più. Serve concretezza, serve maturità, serve iniziare a vincere anche le partite sporche.
Negli scontri diretti, finora, i risultati non sono stati all’altezza. Un campanello d’allarme che non va ignorato. Le prossime settimane saranno fondamentali: la sosta dovrà servire per lavorare su testa, gambe e consapevolezza. Il gruppo c’è, ma deve crescere in fretta se vuole restare agganciato alle zone nobili della classifica. Da monitorare anche le condizioni di Valeri, uscito per un problema alla caviglia: si spera non sia nulla di più serio del previsto, perché il suo contributo, per corsa e intensità, resta fondamentale.
Il percorso intrapreso resta quello giusto, ma ogni battuta d’arresto, se non gestita, può trasformarsi in un freno. Alimentare l'entusiasmo, oggi, avrebbe fatto comodo, soprattutto per affrontare con maggiore serenità la pausa. Invece, il Parma torna a casa con l’amaro in bocca e qualche certezza in meno. Ora servono risposte.
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