Un'ala in più per provare a volare nel rush finale: fortuna, stavolta non voltare le spalle a Mihaila. Tardini dei tifosi, ma la ristrutturazione è un'opportunità unica e irripetibile: si cerchi un ragionevole compromesso

16.03.2023 00:00 di  Vito Aulenti  Twitter:    vedi letture
Un'ala in più per provare a volare nel rush finale: fortuna, stavolta non voltare le spalle a Mihaila. Tardini dei tifosi, ma la ristrutturazione è un'opportunità unica e irripetibile: si cerchi un ragionevole compromesso
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Il pari a reti bianche contro il Sudtirol ha confermato tutti i limiti in zona gol del Parma di Pecchia, incapace di capitalizzare la mole di gioco prodotta. Mancano i guizzi sotto porta del centravanti, così come scarseggiano le conclusioni dalla distanza e gli inserimenti dei centrocampisti. Non sono però esenti da responsabilità neanche gli esterni offensivi, i quali tentano la giocata fine a se stessa (Man in primis) o, peggio ancora, difettano di coraggio, finendo così per risultare fin troppo prevedibili per le iper abbottonate difese avversarie. C'è però un giocatore con caratteristiche uniche che, a stretto giro di posta, dovrebbe tornare a disposizione del mister: si tratta di Valentin Mihaila, sfortunatissimo 23enne rumeno che sino a questo momento è riuscito a collezionare solamente 438' in campionato. L'infortunio rimediato il 5 febbraio scorso nel big match col Genoa sembra però ora alle spalle, e l'ex Atalanta avrà finalmente modo di poter dare il proprio contributo ai compagni. Un contributo fondamentale, se consideriamo che Mihaila è una delle ali del Parma con maggiore imprevedibilità: i suoi dribbling, la sua rapidità e le sue capacità balistiche potrebbero pesare tantissimo in questo rush finale verso i playoff. La speranza è che la dea bendata si decida finalmente ad assistere il ragazzo, fin qui bersagliato da problematiche di natura fisica.

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Parlando invece di questioni extra campo, sembra sempre più imminente una svolta per quanto riguarda la ristrutturazione dell'Ennio Tardini, un tema assai caro al presidente Kyle Krause. Che l'affare possa portare diversi vantaggi nel medio-lungo termine all'imprenditore americano è indubbio, ma è altrettanto pacifico che quest'operazione rappresenti un'opportunità unica e irripetibile per la stessa città di Parma, checché ne dicano i soliti bastian contrari a priori. Certo, giocare due anni lontano dal Tardini sarebbe un grave danno non solo per la squadra, ma soprattutto per i tifosi, i veri padroni di casa dell'Ennio. Ma si tratta di un progetto così intrigante e ambizioso che sarebbe davvero un peccato non riuscire a portarlo avanti. L'auspicio è che le parti in causa cerchino e trovino un ragionevole compromesso che accontenti un po' tutti. 

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