PL - Scozzarella: "Bernabé importante per un Parma del futuro. Cuesta? Scelta affascinante"

Giorni caldi in casa Parma e non solo per la temperatura estiva. È fissata per domani la prima conferenza del nuovo tecnico gialloblu, Carlos Cuesta, che dovrà mettersi subito al lavoro vista la riapertura della finestra di mercato di martedì primo luglio. Per l'occasione, l'ex centrocampista del Parma, Matteo Scozzarella, è intervenuto in esclusiva ai microfoni di ParmaLive.com. Di seguito le sue parole:
Arrivata pochi giorni fa l’ufficializzazione del nuovo tecnico, Carlos Cuesta, è fiducioso riguardo la nuova e giovane filosofia calcistica che l'allenatore porterà con sé?
"La trovo una bellissima scelta, sia per il percorso che ha fatto l'allenatore, per quanto giovane, ma l'età inizia a pesare sempre meno perché c'è molta più conoscenza adesso rispetto ad un po' di tempo fa. Quindi, con la strada che ha intrapreso, sia italiana che estera, gli allenatori con i quali ha collaborato, che sono di riferimento mondiale, la scelta è ovvio che sia leggermente rischiosa, però la trovo veramente affascinante".
Martedì si riaprirà la finestra di mercato fino a settembre, qual è il reparto dove il Parma deve concentrare maggiormente la sua attenzione?
"Intanto si è salvato, quindi ha un'ottima base da cui partire. Penso dipendi molto dalle uscite perché avendo molti ragazzi giovani e avendo fatto un buon campionato l'anno scorso e, soprattutto, leggendo che ci sono diversi interessamenti verso i ragazzi che hanno fatto meglio in questa stagione, tanto penso possa dipendere da questi fattori. Come avevo già detto l'anno scorso, nel reparto arretrato c'è un po' più di mancanza di esperienza, piuttosto che di numeri. In generale, credo bisogni aspettare di vedere quali saranno le uscite".
Proprio sulla difesa, Suzuki e Leoni si affermano come due giovani importanti pupilli del Parma. Crede sia significativa per loro e per la squadra la permanenza in città?
"Direi che sarebbe molto positivo perché sono apprezzati dall'ambiente, lo conoscono, giocherebbero con più continuità, si sentirebbero importanti. È anche ovvio che, viste le richieste che hanno, non sarebbero comunque da criticare nel caso in cui dovessero fare una scelta diversa. Sono entrambi molto giovani e ognuno ragiona in modo diverso: c'è chi preferisce restare per più tempo in un posto per poter crescere e chi, invece, si sente pronto prima del dovuto. Parma è sicuramente la città, la società e la squadra ideale per un ragazzo giovane che vuole continuare a far bene in Serie A".
Quale giocatore dell’attuale centrocampo del Parma crede possa essere maggiormente indispensabile per un progetto futuro e chi invece potrebbe lasciare la rosa?
"Credo che Bernabé, per quanto forte e per quanto anche lui possa avere richieste diverse, credo abbia dimostrato sia caratterialmente che tecnicamente di far parte anche del Parma del futuro. Non so quello che succederà, ma a lui lo vedo importante sotto tanti punti di vista e, con lui, tutti i ragazzi che hanno fatto bene quest'anno, tra cui Sohm ed Estevez, che a me piace per caratteristiche. Quelli che ho nominato credo e spero possano far parte del prossimo futuro ed è normale che passano gli anni e la rosa va integrata, però loro penso possano far parte del Parma di quest'anno".
Vista la partenza di Bonny, si sta parlando di vari innesti in attacco, tra cui spicca il nome di Esposito, cosa ne pensa?
"Riguardo la partenza di Bonny, lo ritengo un giocatore molto completo: ha fisicità, tecnicamente è molto valido, ha fatto un'annata importante. Essendo, dunque, un giocatore dalle caratteristiche non molto frequenti a quell'età, la sua sarebbe comunque un'uscita da colmare. Esposito, per quanto fatto quest'anno, per struttura e per l'esperienza che sta facendo adesso nel mondiale con l'Inter, potrebbe essere un ottimo sostituto. Poi, è normale che Esposito non possa avere lo stesso modo di giocare di Bonny, ma non vuol dire che sia peggio per il Parma".
Oltre a Bonny, anche Man e Sohm hanno diverse pretendenti. Seguendo le logiche di mercato, potrebbero essere sacrificabili?
"So che Man ha avuto una seconda parte complicata di stagione a Parma. Anche se lo valuto un ottimo giocatore, visto che, come esterno, ha caratteristiche preziose, credo comunque che, per il precedente motivo, sia il più indiziato a spostarsi. Tutto questo, a meno che la società non decida di proteggerlo a trecentosessanta gradi e di sostenerlo in tutto e per tutto. Per Sohm è un discorso diverso, è cresciuto tanto, si è sgrezzato, è molto più presente durante le partite e lo vedo anche molto più coinvolto, sia emotivamente che tatticamente, verso la squadra. Sohm è un giocatore sul quale il Parma ci dovrebbe ragionare un po' di più, visto che è più utilizzato, mentre per Man è più una questione interna e si vedrà quello che il Parma deciderà di fare con il ragazzo".
Cancellieri e Vogliacco non sono stato riscattati. Riguardo il secondo non si esclude che il Parma possa ritentare prossimamente un nuovo affondo. Crede possa essere una pedina importante?
"Vogliacco ha dato una mano, specialmente appena arrivato, poi ha vissuto anche la transizione tra un allenatore e l'altro e non è stato facile neanche per lui. Di certo, è stato condizionato tanto dall'infortunio. In sei mesi è difficile valutare al cento per cento, però è un ragazzo che, per quanto giovane, aveva già un'ottima esperienza. In generale, avere ragazzi che conoscono già l'ambiente, che capiscono le dinamiche di società, squadra e città torna sempre utile".
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