Ndiaye rischia di affondare il Parma, capitan Delprato salva la nave. Le pagelle di ParmaLive.com

08.11.2025 23:21 di  Tommaso Rocca   vedi letture
Ndiaye rischia di affondare il Parma, capitan Delprato salva la nave. Le pagelle di ParmaLive.com

Suzuki 5 - Poco reattivo sul gol del vantaggio. Il tiro di Saelemaekers è angolato ma non irresistibile, lui forse spinge poco con le gambe ed è lento a scendere. Individua l'angolo sul rigore di Leao, ma la conclusione è troppo potente. In generale poco sicuro, forse ha inciso l'errore sul gol. 

Delprato 7,5 - Nel secondo tempo il Parma gioca con un uomo in più, perché lui si sdoppia in entrambe le fasi. Si inserisce più volte in area con i tempi giusti e crea diversi problemi alla difesa rossonera, preludio del gol che arriva a metà ripresa. In fase difensiva gioca con saggezza e maturità, mettendo tutta la malizia che spesso manca ai compagni. 

Valenti 7 - Prestazione sontuosa del difensore argentino, che non sbaglia praticamente nulla. Pronti via e compie una gran chiusura sul traversone Leao e nelle difficoltà dei compagni, spesso è lui a metterci una pezza. Nel finale poi ferma una pericolosa ripartenza del Milan, con un intervento a tenaglia tanto pericoloso quanto incredibilmente efficace. 

Ndiaye 4 - Veramente difficile da commentare. Così come a Genova, si conferma davvero ingenuo in occasione del rigore: che ci sia o meno, in ogni caso doveva solo temporeggiare e accompagnare Saelemaekers che si era decentrato. Invece ha affondato il tackle, commettendo un errore elementare. La sostituzione evita altri danni. Dal 46' Troilo 6,5 - Con tranquillità e lucidità, vince diversi duelli e dimostra anche personalità in fase di impostazione. 

Britschgi 7 - Torna a destra e torna a mettere in mostra tutto il suo talento, nella posizione a lui più congeniale. Ha l'enorme merito di credere su un pallone che sembrava perso, vincere il duello con Estupinan e servire l'assist a Bernabé. Nella ripresa poi pennella per Delprato, che di testa segna il pareggio. Due assist e una prova solida. 

Bernabé 7 - Solo una sua magia riapre una partita che sembrava ormai finita. Gli veniva chiesto di fare la differenza, oggi l'ha fatta, con una rete da vedere e rivedere. Come al solito è il metronomo della manovra, sempre ordinato e mai in affanno, nemmeno sotto pressione. Esce sotto gli applausi scroscianti del Tardini, il rapporto con la tifoseria non si è mai incrinato. Dall'81' Hernani sv - Pericoloso con un siluro su punizione, miracolo di Maignan.

Keita 5,5 - Fatica a fare filtro in mezzo al campo nella prima mezz'ora, poi il Parma cresce e lui viene fuori, gestendo bene un paio di palloni con personalità. Nel finale di gara però, mentre il Parma gestisce con lucidità, lui va in affanno, sbaglia qualche uscita di troppo e legge male qualche situazione. 

Sorensen 6,5 - Pronti via sembra il preludio di un'altra serata da incubo. Lascia troppo spazio a Saelemaekers in occasione del primo gol ed è un po' leggero anche sull'azione che porta al rigore. Il danese invece rialza la testa e tira fuori carattere, diventando uomo ovunque: macina chilometri in mezzo al campo, si inserisce in avanti e ripiega anche con costanza ed efficacia in fase difensiva. Se rimane connesso novanta minuti può fare la differenza. 

Lovik 5 - Degno di nota solo un cross, per il resto la sua prova è anonima. Ancora qualche sbavatura sul piano tecnico, ma il vero errore è sull'azione del rigore, nella quale si fa saltare con troppa facilità da Saelemaekers, entrando con troppa leggerezza. Dal 68' Valeri 6 - Il suo rientro è una notizia davvero positiva in questo momento. Si mette sulla sinistra, serve un paio di cross interessanti e soprattutto non sbaglia nulla in fase difensiva. 

Cutrone 6,5 - Una prova di cuore e sacrificio, a lottare con la difesa del Milan. Si muove tantissimo sul fronte offensivo e riesce anche a dialogare spesso con Pellegrino. L'intesa funziona meglio del solito, in diverse occasioni riesce ad accendere l'attacco ducale. 

Pellegrino 6 - Sgomita e duella con carattere e dopo un primo tempo anonimo, nella ripresa entra nel vivo del gioco e in più occasioni crea problemi alla retroguardia rossonera. Scambia bene con Cutrone e si sacrifica nel pressing solitario del finale di gara.