L'infortunio di Valeri lascia un buco enorme: al suo posto si insedierà Lovik?

Oltre al danno anche la beffa. Nell'amaro pomeriggio di sabato, i crociati hanno perso uno scontro diretto importante in ottica salvezza ma non solo, hanno anche perso uno dei pilastri della squadra. Infatti, Emanuele Valeri è uscito prima dell'intervallo per un dolore alla caviglia e ieri il report non è stato dei migliori: "Emanuele Valeri è stato sottoposto ad esami strumentali che hanno evidenziato una lesione capsulo legamentosa post-traumatica alla caviglia destra. Il calciatore ha già iniziato l'iter riabilitativo volto alla ripresa dell'attività agonistica e le sue condizioni verranno monitorate quotidianamente e saranno rivalutate in base all'evoluzione clinica".
Sebbene ancora non siano chiari i tempi di recupero, la sensazione è quella che per un pò Cuesta dovrà rinunciare al suo esterno sinistro. Una defezione che pesa, soprattutto perché due dei tre gol fino ad ora segnati dal Parma, sono arrivati grazie ai cross dell'ex Cremonese. La sosta in questo caso, calza a pennello, con la speranza che possa aiutare Valeri in un recupero più rapido. Con la pausa Nazionali Cuesta avrà anche tempo di sperimentare nuove soluzioni offensive, che non possono più dipendere dal classe 98 ma che devono trovare sbocchi da altre parti. L'ingresso di Mathias Lovik al suo posto ha evidenziato come senza Valeri il Parma fatichi parecchio, soprattutto se vengono a mancare i cross in area per le due punte Cutrone e Pellegrino.
Il norvegese non ha di certo brillato con il Lecce, anzi, ha trovato parecchie difficoltà e per questo il ruolo di esterno a sinistra ora è un'incognita. Sulla destra, sembra ormai aver scalato le gerarchie lo svizzero Britschgi, che bene ha fatto quando è stato chiamato in causa. Dall'altra parte, da capire se Cuesta insisterà su Lovik, sperando in un sempre migliore inserimento dell'ex Molde o se punterà su altri interpreti. Una soluzione differente da quella di Lovik potrebbe essere quella di spostare Almqvist sulla sinistra, anche al seguito delle difficoltà riscontrate dall'altro lato. Ciò che dovrà cambiare in primis però, è la creazione di gioco in fase offensiva, che al momento non sembra portare i frutti sperati e col Genoa c'è bisogno di un cambiamento.
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