Verona, Zanetti in conferenza: “Non meritavamo di perdere. Giovane ha la mia fiducia”

23.11.2025 15:39 di  Francesco Servino   vedi letture
Verona, Zanetti in conferenza: “Non meritavamo di perdere. Giovane ha la mia fiducia”
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Il mister dell’Hellas Verona Paolo Zanetti ha parlato in conferenza stampa dopo il lunch match perso dai suoi contro il Parma per 1-2, sottolineando come secondo lui i suoi ragazzi non meritassero di uscire sconfitti dal Bentegodi: "Sinceramente penso di non meritare la sconfitta. Chiaro che bisogna guardare in faccia la realtà, il risultato è figlio di quello che si fa in campo. Le ingenuità oggi hanno regalato la partita al Parma. Mi prendo totalmente le responsabilità della sconfitta e di quello che è successo a Giovane, ha la fiducia totale da parte mia e di tutta la squadra. Una cosa che non mi è mai successa, ma che è successa. Ora dobbiamo decidere se abbatterci o se immagazzinare la rabbia per continuare a lottare ancora di più. Abbiamo preso due gol nei nostri migliori momenti. Siamo entrati benissimo creando occasioni su occasioni, prendendo gol su rimessa laterale. Siamo riusciti a rimetterla a posto cambiando assetto, con la partita totalmente in controllo e aspettando solo di andare a vincerla, per poi prendere quel gol. La classifica è quella, è giusto che io mi prenda le mie responsabilità. Mi devono ammazzare però prima che molli un centimetro, chi mi conosce sa che non alzo bandiera bianca. Ci prendiamo anche le critiche arrivate dei tifosi, chissà che ci servano da sveglia. Serve un altro miracolo a partire dalla prossima, sono super convinto che lo possiamo fare. Se ne esce solo da squadra, dimostrando se si è uomini con i coglioni". Ecco le sue parole complete:

Le tre punte: le rivedremo?
"Un percorso iniziato in questa sosta dove abbiamo lavorato su varie opzioni. Giocando nell'altro modo comunque eravamo partiti benissimo, anche sul gol di Orban potevamo essere più attenti dopo un’azione meravigliosa. Abbiamo preso gol su rimessa, quello ha cambiato il film della partita. Bene chi è entrato, cambiano assetto eravamo riusciti a riprendere la partita. Quello che dobbiamo fare oggi è metterci qualcosa in più in termini di anima. Gli episodi cominciano ad essere tanti, come con l'Inter con quell'autogol all'ultimo. Dobbiamo renderci conto che in questa categoria non ci possiamo permettere certe cose, spetta a me trasmetterlo alla squadra".

Il gol ha ammazzato la squadra. Questo è ciò che preoccupa di più?
"Questo è vero, ma d'altra parte siamo una squadra giovane, che deve fare esperienza. Negli ultimi anni abbiamo dovuto, sia quando c'ero io che prima di me, portare a casa la pagnotta passando anche da questi momenti. Penso che rispetto al passato la squadra abbia più potenziale tecnico, questo penso lo vedano tutti. Siamo al sesto posto per occasioni avute, ma siamo ultimi. Un percorso che in tanti devono fare e che fanno, guardate Giovane che oggi ha segnato ancora. Si parla però troppo dei singoli, ma meno della squadra. Non c'è più tempo per pensare a quello che potremmo fare, bisogna farlo adesso. Pretendo di essere io il capro espiatorio di questa situazione, i ragazzi devono stare tranquilli, io ci metterò sempre la faccia. La squadra oggi ha dato tutto al netto degli errori, mi sento di abbracciarli uno a uno. Ci metto la faccia davanti ai tifosi che giustamente sono avvelenati. L'ambiente merita molto di più di questa classifica. Fino a che sono qua io, qua si combatte. Bisogna andare avanti soli contro tutti. Il Verona non muore mai, i giocatori devono assorbirlo velocemente".

Giovane e Belghali possono essere distratti dal mercato? Come si può prendere un gol come quello subito su rimessa?
"Non è il primo gol che fanno così, hanno un attaccante con quelle caratteristiche che ci hanno messo in difficoltà dal punto di vista aereo. Siamo stati disattenti, Nelsson è andato in difficoltà e per quello ho poi messo lì Bella-Kotchap. Sul mercato: sono abbastanza stupito, non leggo in nessuna squadra parlare di singoli e mercato, ma lo vedo nel Verona che è ultimo in classifica. Non so cosa abbia dimostrato Giovane per essere accostato a squadre diverse ogni settimana, pur se dico sempre che ha grande qualità e potenziale e che sia uno dei migliori che abbia mai allenato. Ma lui vuole diventare una stella del Verona, per salvarlo, Verona non è un posto di passaggio e io mica voglio che sia ceduto a gennaio. Abbiamo iniziato al primo gol che ha fatto ad accostarlo a tutte le big d'Europa. Questa squadra ha tutto da dimostrare. Non esiste nient'altro che la salvezza da raggiungere con il Verona. Serve tanta umiltà, l'umiltà di chi è ultimo".

Ha raggiunto 50 presenze oggi. Alla fine la società ha mostrato fiducia con Zanzi che l'ha sostenuta dopo il 90'?
"Assolutamente, totalmente. Per quello che abbiamo fatto vedere in campo, altrimenti avrei già le valigie pronte per andare a casa. La società crede in quello che vogliamo fare e che stiamo proponendo. Ma la mia posizione oggi non mi interessa ed è evidente che dobbiamo cambiare le cose. Fare l'allenatore qua è tanta roba ed è ovvio che sia il primo a mettermi in discussione. La squadra non deve perdersi d'animo, non sfaldarsi, in questo momento bisogna crescere. Sbracate non ne abbiamo mai fatte a differenza dell'anno scorso, questo significa che la squadra ha dei valori che devono venire fuori. Dobbiamo tirare fuori qualcosa in più. Noi diamo tutto, ma quello che diamo non basta, serve fare qualcosa in più senza pensare, io per primo, alla nostra situazione individuale".

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