AIA, il presidente: "La Federazione deve proteggere gli arbitri, sono patrimonio di tutti"

Nella conferenza stampa organizzata dall’AIA, è stato presentato l’organico nazionale di arbitri, assistenti e osservatori per la Stagione Sportiva 2025/2026. Queste le dichiarazioni del presidente dell'AIA Antonio Zappi riportate da TMW: "Ci sono alcune novità, alcune riforme hanno bisogno di valutazione e consolidamento. Alcune riforme partiranno con la prossima stagione. È nostra intenzione immaginare un futuro all’interno dell’Associazione sempre più ancorato alla valorizzazione delle migliori qualità tecniche, facendo venire meno quei problemi che per l’AIA derivavano da una contaminazione e interferenza di atteggiamenti politici.
Con il nuovo regolamento vogliamo codificare una nuova figura, quella del direttore tecnico, è una figura che starà a stretto contatto con l’organo di Governo. Il presidente però deve fare il presidente, il CdA gestirà le funzioni come organo di Governo e chiederà il supporto a un’area tecnica che dovrà indicare i migliori elementi dal punto di vista tecnico dell’Associazione. È una riforma che cambia i connotati dell’Associazione.
La giornata di oggi è importante per l’AIA, nell’immediato sono stati formati gli organi per la Stagione 2025/2026. La Federazione ha bisogno di proteggere i suoi arbitri, abbiamo chiesto alla politica quel supporto che la politica ha recepito e gli arbitri, alla stregua di medici e insegnanti, ottengono quella tutela codificata dal codice penale. Gli arbitri sono patrimonio di tutti, non solo del calcio ma di tutta la società civile. Portano legalità dove spesso viene meno, era un’esigenza vedere riconosciuta questa tutela. La Federazione ha istituito un osservatorio per monitorare la violenza nei confronti degli arbitri, serviranno risposte importanti e respingere chi non ama il nostro mondo".
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