Valiani: "Se vuoi tornare in Serie A subito il progetto giovani non fa per te"

16.01.2023 17:13 di  Niccolò Pasta  Twitter:    vedi letture
Valiani: "Se vuoi tornare in Serie A subito il progetto giovani non fa per te"
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© foto di Federico Gaetano

Intervenuto ai microfoni di QuBi Tv, l'ex calciatore del Parma Francesco Valiani ha parlato del ko del Parma contro il Bari e del progetto tecnico dei crociati: "Il Parma contro il Bari è stato poco giudicabile. Non è riuscito a giocare, non so se per bravura del Bari o altro, ma ha giocato una squadra sola. Il Parma è mancato per temperamento, sicuramente si è portato stress mentale da San Siro, ma l'attacco della profondità del Bari ha devastato i crociati. Il Bari ha fatto il suo calcio, rubando palla e con le ripartenze, e ha annichilito il Parma. Il film è stato quello anche nel secondo tempo, c'è poco da dire". 

Come si fa ad annullare Lautaro Martinez e non Cheddira?
"La sensazione è che la squadra mentalmente non fosse allacciata. A San Siro era una serata di quelle diverse, con un dispendio nervoso diverso, ma quelle 2-3 azioni del Bari in profondità mi hanno fatto capire che qualcosa non andasse. Balogh l'ho visto in difficoltà, poi si è assestato ma la partita era andata. Davanti c'è stata poca comunicazione tra Bonny e Benedyczak". 

Come ci si riallaccia dalla partita di San Siro a quella col Bari?
"Si tira sempre una linea, anche l'allenatore lo fa. Con le parole Pecchia riuscirà a coinvolgere tutti e a tirarsi fuori dalle situazioni e dopo un 4-0 una reazione ci sarà. La partita con il Bari l'avrei affrontata con qualche esperto in più in campo, magari un Ansaldi o Inglese, che avrebbe creato più pensieri dei ragazzotti. Avere qualche vecchietto più in campo poteva essere interessante, ma è facile dirlo a carte giocate. Anche il Bari ha lasciato fuori Antenucci, ma aveva giocatori di qualità". 

Nel basket si gioca ogni 2-3 giorni, perché nel calcio la gestione delle energie deve essere diversa?
"È un discorso culturale-calcistico, il calciatore quando è ad altissimo livello non si lamenta. Si è campioni anche in questi punti di vista. Io ho la mia idea: se devo avere stagioni di sofferenza per far giocare i giovani, come hanno fatto Arsenal e Ajax, poi bisogna avere la forza di tenerli. Se soffri nel farli giocare e poi quando diventano giocatori li vendi, ok che crei valore ma a livello sportivo non hai ottenuto nulla. Devi avere la forza di farli crescere e poi trattenerli, facendo capire ai ragazzi che devono crescere qui e poi avere il tempo per spiccare le ali da un'altra parte. La stanchezza io ho sempre cercato di non sentirla, quando non giocavo per turnover rosicavo comunque. La scelta di far partire Vazquez a San Siro ti comporta altre situazioni, ha giocato 120 minuti perché il Parma era ancora in ballo, con risultato diverso forse non li avrebbe giocati". 

Puntare sui giovani paga in Serie B?
"È una strada che può pagare alla lunga, poi però se mi chiedi se l'obiettivo è vincere il campionato ti dico di no, perché non c'è tempo. Se dici che l'obiettivo è tornare in Serie A in 2-3-4 anni con i giovani lo capisco, se l'obiettivo è salire subito allora non è così, ma non perché il Parma ha giovani che non sono forti, ma per tanti fattori: devono abituarsi ad un calcio nuovo, nazioni diverse, richieste riverse. Se vuoi salire in Serie A al primo anno questa politica non penso riesca a portartici".