Ritardi, slittamenti e tempistiche non rispettate: tifosi incerti e delusi sul Nuovo Tardini

Per i tifosi del Parma questa, a differenza degli ultimi anni, sarà una Pasqua dal sapore dolce. Il merito non sarà dell'uovo o della colomba, bensì della squadra di mister Pecchia, che nell'ultimo anno ha riacceso l'entusiasmo della piazza. Il legame tra la squadra e la città è tornato ad essere indissolubile, anche grazie ai risultati che stanno portando il Parma verso la Serie A. L'enorme soddisfazione per i risultati sul campo si scontra con la grande incertezza che aleggia attorno al tema Nuovo Tardini. Da qualche mese, l'iter procedurale è entrato in una fase di stallo rispetto alle stime iniziali e le ultime indiscrezioni non danno alcuna garanzia ai tifosi, anzi tutt'altro. Facciamo prima il punto della situazione.
Il grande scoglio su cui al momento si è arenato il progetto si chiama Conferenza dei Servizi. Per avanzare nei vari step procedurali bisogna prima ricevere l'approvazione degli enti pubblici e privati che compongono questa assemblea. Il Parma ha presentato il proprio progetto a settembre, ma la Conferenza a novembre ha richiesto ulteriori chiarimenti e integrazioni. La società con un leggero ritardo ha presentato la documentazione aggiuntiva a metà febbraio e la risposta era attesa ad inizio aprile. Lieto fine in vista quindi? No, perché ci sarebbero ancora dei punti critici che non convincono l'ente. Stadiotardini.it ha ipotizzato una nuova scadenza verso fine maggio. Molto probabilmente verranno richieste ulteriori integrazioni alle società, al momento però non c'è nulla di ufficiale, ci sarà da attendere ancora qualche settimane per delle novità.
Giusto però spostare l'attenzione su chi, pur essendo estraneo a queste vicende burocratiche, sarà poi il principale fruitore del nuovo impianto. Tutti questi ritardi destano preoccupazione tra i tifosi, che tra nuove scadenze e dichiarazioni contrastanti si trovano disorientati di fronte ad una situazione di difficile lettura. Per quanto sia normale e assolutamente più che comprensibile la difficoltà nell'arrivare a costruire un nuovo stadio, soprattutto in Italia, i proclami e le stime degli ultimi mesi hanno prima illuso e poi deluso i tifosi. Non solo, questa discrepanza tra le tempistiche annunciate e la realtà non fa altro che dare fiato a chi invece di questo progetto è uno strenuo oppositore.
La verità dei fatti è che la speranza del club era di riuscire ad archiviare la pratica ben prima. Il grande ottimismo ha spinto non solo la società, ma anche i rappresentanti del Comune a stimare tempistiche che poi non si sono avverate. Da questo quindi ne deriva l'incertezza che serpeggia in città, con i tifosi che ormai non ripongono più fiducia alcuna nei proclami fatti dalle parti interessate. L'unico modo per riportare ottimismo è ottenere l'approvazione della Conferenza dei Servizi, cosa tutt'altro che scontata tenendo conto delle voci che rimbalzano negli ultimi giorni. Tutto il resto sono parole al vento.