GdS - Benarrivo: “A Parma diventai titolare per una bugia: non avevo mai giocato a destra”
Nell'edizione odierna de La Gazzetta dello Sport è presente un’intervista all’ex difensore del Parma Antonio Benarrivo, che ha parlato della sua esperienza nella città ducale: "Quando arrivai il terzino sinistro era Di Chiara, titolare inamovibile e leader. Io, quindi, ero destinato a un’annata da riserva. In ritiro, però, dissi a Nevio Scala che sia a Padova che a Brindisi avevo giocato anche a destra all’occorrenza. Fu una bugia a fin di bene. In realtà non lo avevo mai fatto prima di allora, ma da lì in poi mi sono guadagnato il posto e mi ha fatto giocare sempre. È stata la svolta della mia carriera". Ecco un estratto delle sue parole riguardanti la sua carriera al Parma:
In gialloblu eravate un grande gruppo, qualche flash?
“Ci siamo tolti tante soddisfazioni. Io ho giocato lì per 11 anni e ho vinto 8 trofei. Eravamo uno spogliatoio di grandi campioni come Crespo, Chiesa, Thuram, Buffon e compagnia. Giocatori veri, ma prima di tutto uomini”.
Il compagno più forte?
“Mi mette in difficoltà…se pensa che la nostra difesa era composta da Thuram e Cannavaro con Gigi in porta. Veron a centrocampo, Chiesa e Crespo davanti. Come fai a sceglierne solo uno?”.
Il più simpatico invece?
“Tra tutti scelgo Asprilla per distacco. Tino era un pazzo, ma in senso positivo. E pensi che all’inizio era timidissimo, non voleva farsi la doccia perché si vergognava. Aspettava che tutti avessero finito, prima di andare. Poi, con il tempo, si è rivelato quello che era, ovvero un matto. Ricordo almeno un paio di macchine distrutte, tipico dei sudamericani”.
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