Nuovo stadio, Cherubini: "Ci auguriamo di iniziare i lavori la prossima estate. Per due stagioni capienza ridotta"

Federico Cherubini, CEO del Parma Calcio, ha rilasciato una lunghissima intervista alla Gazzetta di Parma, dove ha parlato a 360° di svariati temi, tra cui quello sul nuovo stadio: "Siamo contenti che sia ripartito il dialogo con l’Amministrazione comunale, con il sindaco Guerra siamo in piena sintonia. Abbiamo formalizzato la volontà di modificare il progetto iniziale, optando per un intervento a stralci. I tecnici sono al lavoro per predisporre il nuovo progetto, con un crono programma dettagliato".
Sulle modifiche del progetto iniziale: "Vari fattori. Il primo è non lasciare la città senza partite per tre anni, il tempo minimo, come l’esperienza di altri impianti insegna, in caso di demolizione e ricostruzione. Abbiamo preferito seguire l’esempio dell’Atalanta e dell’Udinese che, pur con qualche disagio, hanno giocato nella loro città anche durante i lavori. La modifica del progetto rafforza anche l’asse tra club, amministrazione e tifoseria. E direi anche con la cittadinanza, nel rispetto dell’attività dei comitati in questi anni. Teniamo sempre presente che il Tardini ha un’atmosfera incredibile, come tutti gli stadi dentro la città".
Sul nuovo stadio: "Uno stadio bello e sostenibile, che possa vivere ogni giorno della settimana e non solo in occasione delle partite, con spazi, non necessariamente commerciali, fruibili da tutta la cittadinanza. Un impianto che sia un patrimonio non solo dei tifosi, ma dell’intera città. Inizio cantiere nella prossima estate? Speriamo di sì. Ci auguriamo che un anno sia sufficiente per completare la fase progettuale e ottenere le autorizzazioni".
Il lavoro a stralci prevederà la chiusura parziale dello stadio: "Questo sarà inevitabile, per almeno due stagioni. Ma saranno disagi limitati: chiudendo a rotazione alcuni settori, garantiremo comunque una capienza pari al numero medio di spettatori: solo per i big match soffriremo la carenza di posti. Ma tenga presente che, se avessimo dovuto andare a giocare altrove, avremmo avuto capienze inferiori. E nell’ipotesi di uno stadio temporaneo si sarebbe parlato di 10-12mila posti".
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