Bernabé: "Sono piccolo, ma in campo mi sento grosso. Zola mi ha scritto un messaggio"

22.08.2025 14:23 di  Tommaso Rocca   vedi letture
Bernabé: "Sono piccolo, ma in campo mi sento grosso. Zola mi ha scritto un messaggio"

Nel campionato ormai alle porte, mister Carlos Cuesta farà affidamento sul talento del connazionale Adrian Bernabé. Il numero dieci si è raccontato ai microfoni de La Repubblica: "Il mio sinistro? Un dono. Il destro provo ad allenarlo, ma la tentazione di calciare di esterno sinistro rimane". Tra le giocate nel suo repertorio anche la ruleta: "Una giocata rischiosa, va fatta nel momento giusto, per dare sicurezza ai compagni. Vale lo stesso per la croqueta: due tocchi e via. La faccio da quando ero piccolo". Come il suo idolo Andres Iniesta: "Gliela vedevo fare allo stadio, era il mio idolo. Negli anni ho capito che si può imparare da tanti". Compreso chi a Parma ha fatto la storia, ovvero Gianfranco Zola: "Per ragioni di età non l'ho mai visto giocare dal vivo, ma guardo i filmati delle sue punizioni. Quando l'ho indicato fra i miei calciatori preferiti, mi ha scritto un messaggio: 'Grazie fenomeno'".

Colpi sempre più rari in un calcio che lascia sempre meno spazio al dribbling: "Come in Spagna. Le squadre coprono tutti gli spazi, ma non mi faccio intimorire. Sono piccolo, ma in campo mi sento grosso. Ho energia e forza nelle gambe, quando abbasso il baricentro è difficile togliermi la palla". Prima delle partite non manca la musica: "Ascolto pop melodico spagnolo. La Oreja de Van Gogh, El canto del loco. E Adele. Nello spogliatoio lascio la musica e faccio riscaldamento". 

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