Bernabé: "A Parma grazie ad un segno del destino: un borsone in spiaggia a Minorca"

22.08.2025 11:11 di  Tommaso Rocca   vedi letture
Bernabé: "A Parma grazie ad un segno del destino: un borsone in spiaggia a Minorca"
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A poche ore dall'inizio del campionato, Adrian Bernabé si racconta, in una lunga intervista concessa a La Repubblica. Il centrocampista spagnolo, alla sua quinta stagione a Parma, torna agli albori della sua avventura emiliana: "Seguii Maresca, che mi allenava al Manchester City. E grazie ad un segno del destino: nei giorni della scelta ero a Minorca, in vacanza con amici. In spiaggia c'erano solo due famiglie. Uno dei padri aveva il borsone del Parma, chiamai subito il mio procuratore. Lui mi conosce, trovò le parole giuste: in Italia il calcio è importante e si mangia bene". 

Un'avventura iniziata, però, con un problema al cuore e diversi mesi lontano dai campi. Un ricordo indelebile, che Bernabé porta tatuato anche sulla sua pelle: "Quando mi ha visto a torso nudo, dopo l'operazione, il tatuatore mi ha proposto di farlo. Il disegno ricalca la cicatrice. E' una linea di elettrocardiogramma, che termina con la sagoma di un calciatore. Rappresenta quel che ho vissuto e la mia capacità di andare avanti". Sulla paura di dover smetter con il calcio: "Di colpo il futuro, la carriera e il piacere di giocare non sono più certezze. E' successo a Gonzàlez del Lecce, Eriksen, Bove. Storie simili ma diverse. Io ho solo avuto la fortuna di avere una diagnosi prima di stare male". 

Fondamentale il supporto del Parma: "Club e compagni mi hanno aiutato a superare i primi momento, i più duri. Non avevo ancora firmato ma già mi sentivo in famiglia". Ora le sfide sono tutte sul campo, a partire dalla gestione della pressione: "Devi resistere a tutto: critiche e complimenti esagerati. Non puoi giocare con la paura di sbagliare. Quello che ho passato mi ha reso più sicuro".