Perché affrontare subito la Juventus potrebbe essere un vantaggio

30.07.2019 17:02 di Niccolò Pasta Twitter:    vedi letture
Perché affrontare subito la Juventus potrebbe essere un vantaggio
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© foto di Daniele Buffa/Image Sport

Da poco meno di ventiquattrore si conosce il calendario della nuova Serie A 2019-20. Come noto, il campionato del Parma inizierà al “Tardini” in una proibitiva sfida contro la nuova Juventus targata Maurizio Sarri. Con una decisione piuttosto sofferta infatti, il presidente dei campioni d’Italia Andrea Agnelli ha deciso nel finale dello scorso campionato di interrompere la collaborazione con Massimiliano Allegri e proseguire il percorso tecnico con un tecnico che della tecnica fa il pane quotidiano. Non è mai facile per Maurizio Sarri riuscire ad inculcare il suo credo calcistico nelle prime settimane di allenamento: il gioco dell’allenatore toscano è così efficace quando tutti i movimenti sono ben assimilati, rodati, testati. Inoltre, il lascito di Allegri è diametralmente opposto all’idea del gioco del calcio di Sarri, che infatti, nelle prime uscite della Juventus non ha mostrato (come naturale che sia) quel meraviglioso “balletto” che a tratti si è visto a Londra e che è per sempre entrato nel cuore dei tifosi del Napoli e degli amanti del bel calcio.



Nel 2012, quando il tecnico nativo di Napoli ma con un forte pedigree toscano, esordisce in Serie B sulla panchina dell’Empoli, impatta alla prima giornata nell’1-1 contro la Reggina (curiosità, segnò Fabio Ceravolo): proseguì con un 2-2 con il Novara e crollò nelle successive quattro gare, incassando quattro sonore sconfitte contro Livorno, Sassuolo, Ternana e Padova. La prima vittoria arrivò addirittura al’undicesima giornata, quando i Sarri Boys sconfissero per 4-2 il Modena.
Altro giro, altra corsa e Maurizio Sarri, tre anni, una promozione e una salvezza da record dopo, lascia Empoli per trasferirsi a Napoli, dove l’inizio è altrettanto claudicante. Gli azzurri cadono alla prima giornata contro il Sassuolo, e raccolgono solo due punti fra Sampdoria ed Empoli prima di trovare la vittoria numero uno del campionato, alla quarta contro la Lazio.
Passano tre anni e Sarri decide di cambiare aria: il Napoli presenta Ancelotti e Maurizio vola a Londra per sedere sulla panchina della terza squadra “blu” consecutiva, il Chelsea. A Londra inverte il trend dei suoi esordi: perde sì all’esordio, sconfitto in Community Shield dal Manchester City, ma in campionato parte a bomba, venendo sconfitto solo alla tredicesima giornata dal Tottenham: in mezzo, otto vittorie e quattro pareggi.

Insomma, è vero che il calcio non è una scienza esatta, ma gli avvii di Sarri negli ultimi anni non sono stati così scintillanti: sarà una ripida montagna da scalare, ma il Parma potrà cercare di sfruttare le possibili difficoltà che potranno avere i bianconeri. E anche il “Tardini” potrebbe giocare un ruolo importante.