Now you Simy: come regalare al Parma i gol finora mancati

04.02.2022 12:05 di  Niccolò Pasta  Twitter:    vedi letture
Now you Simy: come regalare al Parma i gol finora mancati

Nel 2013, da un'idea del regista Louis Leterrier, nacque "Now You See Me", un divertente film a tema magia con un cast di tutto rispetto che presentava nomi altisonanti, da Morgan Freeman e Michael Caine, a Mark Ruffalo e Woody Harrelson. La trama del film ruotava attorno ad un gruppo di maghi che, con articolate illusioni, trovavano il modo di "truffare" malcapitati uomini d'affari, riuscendo a portare a casa svariati milioni di dollari.

Diversi anni dopo, nel gennaio 2022, una squadra in difficoltà ha deciso di puntare molto della sua stagione su un mago del gol, Nwankwo Simy. E se l'appellativo "mago" per l'attaccante nigeriano vi pare esagerato, i numeri dell'ex Crotone potrebbero farvi cambiare idea: nelle ultime due stagioni con i calabresi, il 29enne ha messo a segno 41 gol e 7 assist in una settantina di partite: mica male. A Nwankwo Simy il Parma chiede la magia di portarlo in Serie A: non potrebbe definirsi altrimenti recuperare un numero in doppia cifra di punti, la distanza dai playoff accumulata in sua assenza. Ma il trucco di magia potrebbe risultare ancor più complicato se non supportato dalle "spalle". 

Simy è un buonissimo attaccante, che sa segnare, ma che sa segnare in un determinato impianto di gioco. I suoi gol raccontano molto di quello che è: può sembrare sgraziato, con quelle lunghe leve da cerbiatto, ma Simy ha un'intelligenza calcistica particolare: legge come pochi le palle sporche. La compilation dei suoi 20 gol realizzati lo scorso anno ne è una perfetta dimostrazione. Simy ha messo a segno sei rigori, con la tecnica di Jorginho (il saltino prima del tiro, ndr), segnando un solo gol da fuori (di punta, contro la Lazio a mo di calcetto) e il restante, tredici gol, su palle sporche, errori della difesa, rimpalli, mischie, acrobazie esteticamente rivedibili ma efficaci. Tutto con una squadra decisamente non all'altezza della categoria. Simy ha l'istinto del gol, segna spesso, anche in modo comico, ma segna. In tutti i modi. 

Seppure fisicamente possa sembrare simile a Roberto Inglese, Simy è un giocatore completamente diverso. Se il 45 crociato quando riceve pochi palloni si abbassa volentieri a dialogare con la squadra, Simy è di tutt'altro stampo. È un finalizzatore, partecipa poco alla manovra e si preoccupa più che altro di buttarla dentro. Per questo ha bisogno di un impianto di gioco collaudato e specifico, che più che altro giochi per lui piuttosto che con lui. È quello che è mancato nei primi sei mesi di Simy a Salerno, dove una squadra inferiore a quasi tutte le altre partecipanti della A, non è mai riuscita a giocare per lui, anestetizzando il suo istinto da bomber, complice anche una condizione non proprio impeccabile dell'attaccante nigeriano. Il Parma quest'anno ha segnato poco, specie per le aspettative che c'erano e per la qualità dei suoi uomini offensivi. Il Parma ha anche creato poco, spesso per colpa di una manovra offensiva confusa, che nelle ultime uscite sembra essere più pulita, ma non ancora del tutto collaudata e ancora troppo sterile. 

A Simy, come detto, si chiederà di buttarla dentro. E per farlo il Parma dovrà "sacrificarsi" a giocare per lui. Pandev sembra il suo partner ideale, così come potrebbe esserlo Tutino. Meno Roberto Inglese, ancor meno Adrian Benedyczak con cui rischierebbe di pestarsi i piedi. Uno dei segreti del Simy di Crotone è stato Junior Messias, che potrebbe essere il Vazquez del Parma: con le trame dell'italo-argentino il nigeriano potrebbe convolare a nozze e lo stesso Vazquez potrebbe sbizzarrirsi negli ultimi 20-25 metri. Iachini lo ripete spesso: i suoi attaccanti hanno sempre segnato, e anche tanto. A Simy si chiederà di proseguire con questo trend, perché se il Parma vorrà sperare nella A dovrà affidarsi anima e corpo al mago Nwankwo.