PL - Susic: "La responsabilità è della società e dei dirigenti. C'è un distacco tra squadra e tifosi"

01.03.2023 17:20 di  Donatella Todisco   vedi letture
PL - Susic: "La responsabilità è della società e dei dirigenti. C'è un distacco tra squadra e tifosi"
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Non cambia l'andamento del Parma in campionato. I crociati sono stati superati di misura dal Pisa al Tardini, non riuscendo a dare continuità all'ottima prova di Frosinone. I ducali non vincono due partite consecutive da ottobre: come valutare questo trend? Lo abbiamo chiesto a Massimo Susic, doppio ex di Pisa e Parma, che continua a seguire il percorso delle due squadre nel campionato cadetto. Ecco le parole dell'allenatore dell'Under 18 del Conegliano ai microfoni di ParmaLive.com.

Il Parma rimane fedele al copione di questa stagione. Dopo l'importante vittoria di Frosinone, ieri sera al Tardini è stato superato di misura dal Pisa. Come giudica l'atteggiamento della squadra ducale?
"Dall'inizio dell'anno il percorso del Parma è stato caratterizzato da alti e bassi. Non si riesce a capire il motivo di questo andamento. Se non riescono a risolvere questa situazione tra di loro internamente sarà un bel problema. I crociati hanno vinto a Frosinone 4-3 e dopo hanno perso in casa col Pisa, che comunque è una grande squadra e con il ritorno di D' Angelo sta facendo molto bene: quello di Parma è il dodicesimo risultato utile in trasferta. Io sono un ex di entrambe le squadre, per questo seguo il loro andamento. La squadra toscana ha buoni giocatori, è organizzata e gioca sempre bene. Mentre a Parma non si riesce a capire il motivo di queste mancanze: i ducali non riescono a dare continuità ai risultati. Questo è un male e in questo momento qua non trova cura. Da quando il Parma è retrocesso, e ormai sono due anni, non si riesce a trovare il bandolo della matassa. Molti accusano il mister, però per me la responsabilità è della società. Non ci sono più punti di riferimento per i tifosi dentro la società. Un tempo questa era la caratteristica del Parma. La squadra era della città, dei tifosi. Ora, invece, mi sembra che ci sia un distacco. Ho sentito l'altro giorno un'intervista di Pederzoli in cui diceva che tutto va bene, di esser contenti e in crescita. Contenti? Se sono contenti loro come società quando il presidente ogni anno investe dei soldi in Serie B senza risultati, allora qualcosa non torna. Ripeto: secondo me purtroppo ci sono dei dirigenti che ormai guardano al proprio stipendio e a cui non interessa niente della causa crociata. Sono abbastanza drastico però questo è un mio pensiero. Per poter andare su, con le potenzialità economiche che hanno, sono state spese tante risorse ma io non sto notando i frutti degli investimenti. Vuol dire che c'è qualcosa che non funziona. Non è questione del mister, che può esser sempre giudicato dai tifosi per un cambio o una scelta tecnica, ma secondo me è più l'organizzazione societaria che manca per poter fare di nuovo grande il Parma. Ci vogliono dirigenti che sposino la causa e che tengano ad essa. Il presidente purtroppo ha tolto i parmensi dal Parma. Per me è stato un grande errore. Il pubblico ha sempre seguito la squadra, non l'ha mai lasciata. Non credo l'abbia contestata più di tanto, tranne a Cosenza. Andare in Calabria e perdere può succedere, certo. Anche la Reggina ieri ha perso a Cosenza. Ma il Parma deve fare il Parma, deve arrivare e dettare. La squadra ducale non riesce ad avere continuità per due partite di fila, bensì disputa una buona partita ogni tanto. E' troppo poco, non è niente per poter lottare per la Serie A".

Il reparto difensivo ancora una volta si è rivelato poco solido. Come sopperire a questo fattore?
"Il reparto difensivo può essere anche forte ma deve essere sostenuto dal centrocampo. Se il centrocampo non fa filtro, possiamo avere una difesa davvero forte ma che prima o poi andrà in difficoltà. A mio avviso quindi i problemi non riguardano solo il reparto difensivo, ma anche il centrocampo, che alle prime difficoltà lascia troppi spazi. Si dice che le migliori difese hanno un buon centrocampo davanti. L'errore singolo ci sta e avviene in ogni partita, ma quando viene meno l'intero reparto prima o poi prendi gol. Molto quindi dipende da come chiudi gli spazi, pertanto i problemi in difesa probabilmente sono un problema di squadra, non tanto di reparto".

La soluzione di Vazquez come falso nueve non è sempre efficace. Cosa non ha funzionato ieri?
"Non ho visto la partita, dunque non conosco le dinamiche. Se Pecchia propone Vazquez come falso nueve sicuramente ha qualche problema in attacco. Vazquez è più un trequartista. Queste sono scelte del mister, non so quali problematiche possa avere. Vedo anche che negli ultimi due-tre anni c'è qualche giocatore che fa mezza presenza e sta fermo due mesi. Inglese da due anni non gioca con continuità, anche a causa di infortuni e problemi personali. Se Pecchia sceglie questa soluzione con Vazquez come falso nueve, pur sapendo che lui è un uomo che deve vedere la porta e non può giocare dandogli le spalle, vuol dire che avrà le sue motivazioni. Probabilmente il mister ha solo lui per dar qualità, per tenere la palla, fare dribbling e calciare in porta. Dunque si affida alle soluzioni del singolo".

Bernabé si è rivelato uno dei giocatori che ha lottato di più in campo. Cosa ne pensa del giovane giocatore spagnolo?
"E' giusto far giocare i giovani, anche se ritengo sia giusto dare priorità ai giovani italiani. Ad ogni modo se un giocatore è bravo e dà sempre il massimo, è giusto farlo giocare. Questa è la dimostrazione che i giovani, quando vengono impiegati e gli viene data fiducia, ti ripagano. Penso che Bernabé sia cosciente di avere la fiducia di Pecchia e infatti dà sempre il cento per cento, per dimostrare sul campo il suo valore e anche probabilmente per far aumentare il suo stipendio a fine anno. Si vede che Bernabé ha grinta e fame agonistica, componenti fondamentali per vincere in Serie B".

Sabato 4 marzo ci sarà la gara tra Reggina e Parma, entrambe sconfitte ieri. Che gara aspettarci?
"Secondo me in questo momento la Reggina è più in difficoltà del Parma. Leggendo i giornali, è evidente che la squadra calabrese non stia passando un momento felice per quel che riguarda le questioni societarie. Di ciò ne risente anche la squadra. Perdere a Cosenza negli ultimi due minuti della gara signficia che c'è qualcosa che non va. Per questo penso che se il Parma affronterà questa trasferta con le dovute accortezze, può fare una grandissima partita. I crociati al Granillo troveranno un ambiente caldo perché i tifosi di Reggio Calabria ci credono, son terzi in classifica, però se la squadra dovesse andar male saranno i primi a fischiare: questo potrebbe giocare a favore del Parma. I crociati non dovrebbero avere problemi in nessun campo, dovrebbero essere le altre squadre a preoccuparsi. La Reggina è andata oltre alle aspettative nel girone d'andata, poi questa situazione societaria ha reso tutto più complicato. Inoltre potrebbero risentire della sconfitta di Cosenza negli ultimi due minuti di gioco".

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