Ag. Bonny a PL: "È il suo anno, spaccherà la Serie B. Obiettivo 10 gol e 10 assist"

Ange-Yoan Bonny è il grande protagonista di questo inizio di stagione del Parma: dopo la prova superlativa contro il Bari, in Coppa Italia, il francese aspettava la prima gioia in Serie B e dopo due turni di attesa il gol è arrivato con una supergiocata contro il Pisa, a premiare un numero altrettanto importante di Sohm. Ai microfoni di ParmaLive.com, Yvan Le Mee, agente del bomber francese, parla dell'esplosione del numero 13 crociato e di quanto la fiducia di Pecchia sia stata importante per portarlo a questi livelli.
Bonny è sempre più protagonista con la maglia del Parma, dopo il rinnovo e un'estate molto positiva è diventato un titolare inamovibile per Pecchia: dove può arrivare?
"C'è tanta soddisfazione perché negli ultimi due anni ha lavorato tanto e imparato altrettanto. Pecchia gli ha dato grande fiducia e dopo due anni duri, ma oggi lui ne ha solo 19, ne deve ancora fare 20, è arrivato al livello che ci aspettavamo. Il metodo di lavoro italiano lo ha aiutato, adesso è sicuramente arrivato al livello che ci aspettavamo. Dove può arrivare non è facile dirlo, parliamo di un ragazzo di un metro e ottantanove, tecnicamente fortissimo e davvero veloce per la sua stazza. Nel corso della sua crescita si è sviluppato come centrocampista offensivo, fa la punta da tre anni appena, ha iniziato allo Châteauroux. Penso che ha tutto le possibilità e il profilo per arrivare in Serie A, questo è sicuro, ma se continua a lavorare come lavora non vedo perché non possa raggiungere anche la Champions League, col tempo. Io non faccio fatica a immaginarlo, potenzialmente lo vedo da Champions: adesso però pensiamo ad arrivare in Serie A".
Sembra esserci una particolare affinità con Sohm, ieri autore di un grandissimo assist. Conferma che i due si trovano molto bene insieme?
"Con Sohm si trova molto bene, perché Sohm è un ragazzo forte tecnicamente e fisicamente, molto intelligente quando porta la palla. E' vero che si trovano molto bene insieme, c'è una complicità evidente, si potrebbe dire che si trovano 'a occhi chiusi'".
Sulla panchina dell'Under 21 è appena arrivato Henry, sarà il primo a chiamare Bonny?
"Henry è appena arrivato, Bonny è sicuramente un protagonista con la maglia dell'Under 20 francese, ma speriamo che possa essere chiamato anche dall'Under 21, sarebbe un bel riconoscimento. Poi è chiaro che l'Under 21 ha un giocatore come Wahi, trasferito per 35 milioni al Lens quest'estate dopo 19 gol in Ligue 1, ha Kalimuendo, ha Barcola e Cherki del Lione, ha Diop, ce ne sono tanti. Però di sicuro lui non ha niente di meno di Wahi, gli mancano solo lo spazio e le statistiche: ma sarà la sua stagione, sarà l'anno in cui spaccherà la Serie B, aiutando il Parma a tornare in Serie A".
In tempi non sospetti mi avevi detto che il futuro di Bonny sarebbe stato da prima punta, la tua previsione si è già avverata.
"Era un'opinione (ride, ndr). Il ragazzo può fare bene a centrocampo, come esterno, ma sicuramente in un calcio moderno dove le punte centrali statiche stanno scomparendo e c'è sempre più bisogno di fisicità, tecnica e velocità, lui ha tutto. Se volessimo fare un paragone con gli ex del Parma, ha le qualità di un Asprilla come dribblatore e di un Gilardino o Crespo come realizzatore. Vede benissimo la porta, una punta di movimento che dà verticalità e profondità, sono queste le sue qualità".
Il Parma lo ha blindato a giugno, ma ci sono state già state delle offerte per lui dopo questo exploit estivo?
"Lo hanno cercato in Francia e anche in Italia, ma il Parma punta sul giocatore e lo dimostra facendolo giocare. Abbiamo preso la decisione di restare e puntare sul ritorno in Serie A, mi sembra che la scelta sia stata quella giusta per tutti".
Si è già posto un obiettivo minimo di gol?
"Il sogno è arrivare a 15, l'obiettivo è fare 10 gol e 10 assist: parliamo di un 2003, non ce lo dimentichiamo. Però non vorrei indicare un minimo e un massimo, gioca sempre per fare la differenza in campo".
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