Vazquez-out: sabato la prova del 9? Parma “costretto” a fare la gara con un vero centravanti contro il SudTirol

Senza più nemmeno dover star qui a sottolineare il fatto che il Parma non mette in fila due risultati uguali dallo scorso 1 ottobre, va comunque detto che i tifosi ormai tremano dopo ogni vittoria, consci del fatto che ormai da 5 mesi abbondanti è sempre seguita una sconfitta dopo un successo della formazione di Fabio Pecchia. Ovvio che io in primis stia scrivendo con una sola mano - l’altra è intenta a fare gli scongiuri del caso -, ma ora non sono più concessi errori ed il Parma visto a Frosinone ed a Reggio Calabria ci ha dimostrato, ancora una volta, che questa squadra può tranquillamente giocarsela contro chiunque.

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Da una prova dove si sono messe in mostra le grandi qualità della rosa, ad una partita più sporca, nel corso della quale sono emerse compattezza ed organizzazione, ovvero quelle caratteristiche fondamentali per fare punti in un campionato imprevedibile ed equilibrato come la Serie B. Ma non c’è tempo per crogiolarsi, i crociati hanno tanti punti da recuperare e troppi passi falsi alle spalle da farsi perdonare e da tenere bene a mente in vista del prosieguo. Sabato il Parma sarà chiamato ad una vera e propria prova di maturità: al Tardini arriva il SudTirol, terza forza del torneo e vera e propria rivelazione di quest’anno.

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Lo storico della stagione in atto ci dice che la formazione ducale è maggiormente avvezza a fare punti giocando contro le “big” piuttosto che con le piccole - soprattutto in casa -, quando invece si trova di fronte squadre che si chiudono e che lasciano il possesso agli avversari. Ok, qua ci troviamo di fronte ad un impasse: i tirolesi, probabilmente, sono l’emblema della realtà provinciale, ma per quanto riguarda il discorso della classifica vanno di fatto annoverati come uno dei principali concorrenti da battere. L’undici di Bisoli ce lo ricordiamo bene nella gara di andata: il Parma chiuse il match con il 73% di possesso palla, totalizzando 16 tiri contro i soli 3 in porta degli avversari, che però, al triplice fischio, esultarono grazie all’eurogol dell’ex Nicolussi Caviglia. Ecco, attendiamoci di fronte una formazione pragmatica e risultatista, che si presenterà con un’attenzione maniacale alla fase difensiva e sarà pronta ad infilzarci in contropiede ogni qualvolta il nostro assetto glielo consentirà.

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Servirà una gara di attenzione e pazienza, ma con la consapevolezza che l’obiettivo sono i 3 punti, per cui bisognerà anche osare qualcosa. Agli occhi di molti il secondo posto è ormai sfumato: con 10 punti di svantaggio dal Genoa ed altre 4 squadre a frapporsi tra noi e i liguri, a 10 giornate dal termine pare ormai impossibile una rimonta. Ma al di là di questo, in ottica playoff diventa fondamentale guadagnarsi le migliori posizioni per usufruire dei vantaggi che prevede il regolamento. Perciò diventeranno essenziali coraggio e sfrontatezza: la scelta di Vazquez come finto centravanti si è rivelata vincente su campi complicati come Brescia, Frosinone e Reggio Calabria, ma in casa questa soluzione non ha mai sortito gli effetti sperati. La squalifica del Mudo, che sabato non ci sarà, costringerà Pecchia a schierare un vero 9 di riferimento nel reparto avanzato, abile a far salire la squadra ed aprire spazi per gli esterni, ma altrettanto a capitalizzare i palloni che transiteranno negli ultimi 16 metri. Uno tra Charpentier ed Inglese dovrà prendersi sulle spalle la responsabilità di guidare l'attacco ducale dimostrando il proprio valore, per confermare anche le scelte di voler puntare su di loro da qui al termine della stagione. Ma occhio anche a Benek...

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