Un occhio al mercato ed uno al derby. Pecchia, il giusto compromesso tra integralismo e resilienza

24.11.2022 00:00 di Rocco Azzali   vedi letture
Un occhio al mercato ed uno al derby. Pecchia, il giusto compromesso tra integralismo e resilienza
© foto di ParmaLive.com

Resilienza - un termine che fino a pochi anni fa nemmeno sapevamo se si servisse la “g” prima della “elle”. Ora, volenti o nolenti - ed anche grazie ai tanti tatuaggi che riportano questo termine, tra avambracci e retti femorali a seconda delle tendenze mensili - abbiamo appreso il significato di questa parola. La capacità di saper resistere e reagire alle avversità uscendone rafforzati è esattamente ciò che ha dimostrato il nostro allenatore Fabio Pecchia in seguito alla valanga di problemi fisici accusati anche quest’anno dalla rosa ducale. Nonostante il Parma abbia affrontato più di qualche partita con oltre una decina di giocatori indisponibili, il mister non ha mai fatto pesare il problema delle assenze, neanche dopo le sconfitte. Pecchia è riuscito a spostare l’attenzione sulla bontà del materiale umano a disposizione in quel momento, motivando al punto giusto i tanti giovani impiegati ed infondendo in loro fiducia nonostante le pressioni che una maglia come la nostra porta in dote.

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Il credo tattico - Detto questo - e premettendo che, secondo il mio punto di vista, la ragione sta dalla parte di chi porta a casa i risultati - l’allenatore crociato ha più volte dimostrato di essere piuttosto integralista in fatto di disposizione in campo. Il 4-2-3-1, che all’occorrenza può diventare 4-1-4-1 o 4-4-1-1, è un po’ il suo marchio di fabbrica e su questo pare che vorrà insistere. Nonostante le defezioni, infatti, Pecchia ha continuato a proporre il modulo più congeniale secondo il suo credo, arretrando addirittura Vazquez sulla linea mediana. Forse questa nuova collocazione in campo potrà davvero aiutare la squadra ad alzare il proprio baricentro con maggiore qualità in mezzo e magari, perché no, anche allungare ulteriormente la carriera del Mudo. Anche questo, evidentemente, è servito a dare un'identità al Parma, che tanto aveva bisogno di certezze e punti di riferimento.

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Un occhio al mercato - È vero, è ancora presto per parlare di trattative, ma quelli di Jaime Baez e Michele Castagnetti non sembrano due nomi scritti tanto per riempire le pagine dei giornali. Entrambi si sono rivelati uomini fidati di Pecchia nella promozione della scorsa stagione ed oggi non stanno trovando spazio in Serie A con la Cremonese. Un esterno duttile ed un centrocampista che porterebbe fosforo e sostanza, con la voglia di tornare protagonisti dopo mesi trascorsi ai margini. Vedremo, intanto, da qui al calciomercato, ci dividono ancora 6 partite.

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Un occhio al derby - E la prima di queste sarà proprio la sfida di sabato pomeriggio contro il Modena. Tornare a giocare dopo le soste, si sa, è sempre un'incognita, soprattutto se si considera che i canarini, al rientro dopo la scorsa pausa, riscattarono le sconfitte maturate prima dello stop forzato con 3 vittorie di fila. D'altra parte, il Parma chiuse con il successo di Ascoli e ripartì con il 2-1 sul Frosinone. Una cosa è certa, una delle due non confermerà il precedente trend, ma i crociati di Pecchia hanno dimostrato in più occasioni di avere fame e di non sbagliare le gare che contano.

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