Si torna da Reggio Calabria con tre punti in più e con quattro motivi per sorridere. Ora però qualcuno strappi i biglietti per le montagne russe

07.03.2023 00:00 di Vito Aulenti Twitter:    vedi letture
Si torna da Reggio Calabria con tre punti in più e con quattro motivi per sorridere. Ora però qualcuno strappi i biglietti per le montagne russe
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Missione compiuta. Il Parma riscatta il ko interno col Pisa, vincendo sul difficile campo della Reggina. Vince con merito sì, ma fa arrabbiare. Fa arrabbiare perché, così come già accaduto con Genoa e Frosinone, conferma di non essere inferiore a chi le è davanti in classifica. Anzi, a tratti dimostra anche di avere qualcosa in più. Questo Parma ha dei valori, ormai non ci sono più dubbi. Perché altrimenti non vai ad un passo dall'impresa a San Siro al cospetto della ben più attrezzata Inter. E non batti la capolista per ben due volte, facendo poi sembrare poca cosa anche il Genoa (soprattutto nella gara di ritorno). No, mi rifiuto di pensare che tutto ciò sia frutto del caso. Ma questo non mi consola, tutt'altro. Mi fa rabbia. Perché sono convinto del fatto che con un paio di innesti di qualità e con un pizzico di determinazione in più, la classifica oggi sarebbe ben diversa. E non staremmo qui - con rispetto parlando - a guardare con interesse i risultati di Palermo, Ascoli, Ternana e Modena, considerando il semplice accesso ai playoff come un traguardo importante.

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E invece sì, nel weekend abbiamo in qualche modo gioito per il fatto che nessuno delle summenzionate squadre abbia vinto. E questi risultati sono il primo motivo per sorridere (complice anche il pari del Cagliari a Brescia, il Parma è ora infatti settimo in solitaria, a +2 dalla nona posizione o, se siete ottimisti e preferite guardare in alto, a -2 dalla quinta piazza attualmente occupata da Pisa e Reggina). Il secondo riguarda invece il ritorno in campo di Elias Cobbaut dopo un lunghissimo periodo ai box per infortunio. Il giocatore belga, uno dei meno peggio nella scorsa sciagurata stagione, rappresenta un'arma difensiva in più per mister Pecchia, il quale d'ora in poi avrà la possibilità di sfruttare la duttilità tattica dell'ex Anderlecht, schierabile sia come centrale che come terzino sinistro. Altro motivo di gioia e soddisfazione è il fatto di non aver subito reti: non accadeva da quattro partite. Ma a far ben sperare per il futuro c'è soprattutto lo strepitoso momento di forma di Franco Vazquez, sempre più trascinatore della squadra. Sarà strano, sabato prossimo, non vedere in campo né lui né Delprato, altro pilastro della formazione crociata, ma questo Parma ha già dimostrato di esaltarsi nei momenti di difficoltà. La speranza è che, arrivati a questo punto, qualcuno strappi una volta per tutte i biglietti per le montagne russe. Perché di farci un altro giro, nessuno ne ha più voglia.

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