Sette giorni fa tanti applausi, dopo la Ternana tutti sotto accusa: la verità sta nel mezzo. Benvenuto Fournier: è il francese la scelta giusta per questo Parma?

13.09.2022 00:00 di  Vito Aulenti  Twitter:    vedi letture
Sette giorni fa tanti applausi, dopo la Ternana tutti sotto accusa: la verità sta nel mezzo. Benvenuto Fournier: è il francese la scelta giusta per questo Parma?

Sette giorni fa, un po' tutti (io per primo) abbiamo lodato il carattere del Parma, capace di soffrire nel momento più delicato del match di Genova, per poi colpire l'avversario all'ultimo respiro, quando fa più male. Dopo l'inatteso clamoroso con la Ternana, invece, ho letto e sentito solamente critiche: alcune anche parecchio esagerate, coi crociati che, nell'arco di pochissimi giorni, si sono trasformati da giocatori in grado di lottare alla pari con la corazzata di Blessin, a brocchi senza speranze che a malapena riusciranno a raggiungere la salvezza. Come spesso accade, però, probabilmente la verità sta nel mezzo, nel senso che, se è vero che il blackout del secondo tempo di sabato scorso deve suonare come un campanello d'allarme, è altrettanto vero che tutti i progressi visti da luglio ad oggi non possono essere cancellati di colpo da 45', seppur orribili, come quelli contro i rossoverdi. Niente catastrofismi, dunque, ma massima concentrazione, perché il prossimo match si preannuncia già come uno dei più importanti della stagione: per far sì che i fantasmi del passato non tornino a fare capolino, sarà fondamentale battere l'Ascoli, arrivando così alla sosta con maggiore serenità e tre punti in più in classifica.

In attesa di scoprire come i ragazzi di Pecchia sapranno reagire a questa prestazione negativa, oggi ci siamo consolati in qualche modo con la storica prima vittoria in Serie A del Parma femminile, con la squadra di Ulderici trascinata da una Alice Benoit in versione Bernabè. Rimanendo in tema Prima Squadra maschile, però, la notizia del giorno è senza dubbio quella dell'arrivo in Emilia di Julien Fournier, dirigente di stampo internazionale che andrà a colmare il vuoto lasciato ormai da qualche mese da Javier Ribalta. In questi due anni al Parma è un po' mancato un "sergente di ferro" capace tenere sull'attenti in ogni momento lo spogliatoio. E a quanto pare, il neo Managing Director Sport gialloblù è un uomo di carattere: proprio quello che ci vuole in questo momento. Anche i risultati raggiunti col Nizza parlano per Fournier, il quale è stato senza dubbio uno dei grandi protagonisti della crescita esponenziale del club rossonero. La mia unica perplessità è legata al fatto che probabilmente Fournier non è il più grande conoscitore al mondo del campionato cadetto: un torneo "sporco", rognoso, che nasconde tante insidie e che spesso viene deciso da giocatori di categoria. Ecco, il timore è che con Fournier possa tornare il mercato dei Benek, dei Sohm e dei Coulibaly, giusto per fare qualche esempio: tutti giovani con qualità, ma che hanno bisogno di tempo per crescere e ambientarsi appieno nel calcio italiano. E il Parma, questo Parma, se vuole realmente tornare in A nell'immediato, di tempo non ne ha più così tanto.