Serie A all'atto finale, ora è davvero il momento di dare tutto. Ma, comunque vada, saranno tante le cose da aggiustare

Ormai ci siamo, la Serie A è giunta al suo atto finale. L'ultima giornata di campionato consegnerà la stagione 2024/25 agli annali: è stato un torneo particolare, di livello sicuramente non altissimo, con una quota salvezza piuttosto bassa - anche se di recente si è visto anche di peggio. E anche la lotta scudetto, con tanti passi falsi delle squadre in lotta, evidenzia le difficoltà delle cosiddette big. Specchio di una Serie A certamente non perfetta, ma anche per questo avvincente, visto che a 90' dalla fine del campionato sono ancora tanti i verdetti da assegnare. C'è da assegnare lo scudetto, due retrocessioni su tre sono ancora in ballo, senza poi contare i piazzamenti validi per le coppe europee. Insomma, sarà un ultimo atto emozionante. Tra le poche squadre già certe della propria posizione, tra l'altro, c'è per l'appunto l'Atalanta, avversaria del Parma nell'ultima di campionato. Gli orobici, forti del loro terzo posto, sono tranquilli e giocheranno sì, senza obiettivi, ma anche a mente libera. Vietato abbassare la guardia dunque, anche perché, si sa, le squadre di Gasperini non regalano mai nulla.
Ma a prescindere dall'avversario e da cosa faranno le altre pretendenti alla salvezza, mai come adesso è giunto il momento di dare tutto per il Parma. Che, a 90' dal traguardo, è nella posizione di essere artefice del proprio destino. Certo, vincere al Gewiss Stadium non è facile per nessuno, ma se ciò accadesse i crociati non dovrebbero stare attaccati alla radiolina per sperare in buone notizie in arrivo da Lazio-Lecce o Empoli-Verona. Insomma, impegnarsi a fondo è l'unica cosa da fare, perché non ci saranno altre occasioni per rimediare. Va anche detto che la possibilità di una retrocessione è abbastanza remota, ma non si può giocare solo per il pareggio, non in questa situazione. Anche perché, ricordiamo, neanche il pari darebbe al Parma la certezza della salvezza, visto che resisterebbe la possibilità di un arrivo a pari punti con più formazioni, e in quel caso i crociati andrebbero allo spareggio - eredità di un pessimo bilancio negli scontri diretti.
LEGGI ANCHE: A Bergamo storia recente negativa, ma con Chivu il Parma è un ferma-big
Vada come vada, però, saranno tante le cose da aggiustare in estate. E il Parma dovrà capire per tempo come muoversi se vorrà mantenere ancora la categoria o, meglio ancora, fare uno step ulteriore e migliorare la sua classifica. Ma ogni cosa a suo tempo: per ora pensiamo solo alla partita con l'Atalanta, che deve essere affrontata come una vera e propria finale di campionato.