Sorensen a due facce: tanta corsa e sacrificio ma la collocazione in campo è un'incognita

Schierato per la seconda volta consecutiva da titolare, Oliver Sorensen è apparso ancora non del tutto inserito nei meccanismi di Cuesta. Il danese, arrivato quest'estate dal Midtjylland, contro il Cagliari ha giocato 85 minuti di grande disponibilità e sacrificio. Il classe 2003, è infatti tra i giocatori che han corso di più in campo, segno di una già buona condizione fisica ma anche di fatica nel trovare la posizione la giusta. Centrocampista box-to-box, Sorensen ha il difficile compito di mantenere l'equilibrio, affiancandosi al mediano (Ordonez o Keita) e a Bernabè e aiutando i suoi colleghi di reparto in fase di impostazione. La sua prestazione con il Cagliari recita: 36 tocchi con 6 palle perse, 4/8 duelli a terra vinti mentre nessuno aereo oltre a non aver calciato mai in porta.
Dopo la scorsa stagione conclusa con 10 reti e 5 assist, sull'ex Midtjylland ci sono alte aspettative, specialmente in zona gol. È ancora molto presto però per giudicare le qualità del ragazzo, che ancora non ha trovato la giusta collocazione in campo per far male agli avversari. Il passaggio dalla Superliga danese alla Serie A non è facile, ma è tempo per il classe 2003, di dimostrare di essere quell'elemento che può aiutare la produzione offensiva del Parma (fermo a un solo gol dopo tre giornate) senza far perdere quegli equilibri a Mister Cuesta.
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