Primavera, Veronese: "Rammarico per i primi 15', ma a livello di atteggiamento non posso dire niente ai miei"

18.01.2020 21:39 di  Vito Aulenti  Twitter:    vedi letture
Primavera, Veronese: "Rammarico per i primi 15', ma a livello di atteggiamento non posso dire niente ai miei"
© foto di Alberto Porti/ParmaLive.com

In una intervista concessa ai microfoni del sito ufficiale del Parma, il tecnico della Primavera crociata, Marco Veronese, ha così commentato il ko patito sul campo dell'Udinese: "Abbiamo fatto sicuramente una partenza sbagliata, molto sbagliata e siamo subito stati puniti, in maniera giusta perché abbiamo concesso tre occasioni in sette o otto minuti di tempo effettivo. Poi c’è stata una buona reazione, abbiamo pure fatto delle cose discrete, ma la lunga pausa sull’infortunio di Artistico ci ha un po’ tagliato le gambe perché eravamo nel nostro momento migliore. C’è stato l’atteggiamento giusto per provare a riprenderla e su quello non posso dire niente, poi logicamente una volta sotto col punteggio abbiamo cercato di portarla a casa e abbiamo beccato il gol del 4-2, che insieme all’espulsione ci ha tagliato le gambe. C’è rammarico per il primo quarto d’ora e per alcuni errori non di atteggiamento, ma di poca reazione alle situazioni che si sono presentate. Abbiamo perso dei palloni stupidi e non siamo stati subito bravi a impedire le loro verticalizzazioni. E l’Udinese coi giocatori veloci che ha davanti ci ha fatto male spesso". 

Rimane comunque la soddisfazione di aver imposto il vostro gioco per gran parte del match contro un avversario ostico come l'Udinese.
"Io credo che noi abbiamo delle buone qualità per giocare a calcio, ci sono giocatori che hanno tecnica e si muovono anche bene. È chiaro però che dobbiamo migliorare: prendiamo troppi gol e sono tutti molto simili. Forse quando perdiamo il pallone, non dobbiamo concedere subito delle ripartenze e davanti possiamo essere ancora un po’ più qualitativi".

Come sta Artistico?
"Io a un certo punto mi ero pure dimenticato che avesse preso una botta in testa: mi sono avvicinato, borbottava qualcosa e continuava a dire che aveva perso la memoria, poi secondo me dopo un po’ si è ripreso. E’ stato portato a Udine per gli accertamenti del caso e in serata dimesso: sono cose che nel calcio succedono”.