CdS - Il contatto Keita-Da Cunha era sulla riga: dito puntato contro Chiffi e il VAR

26.10.2025 09:19 di  Edoardo Mammoli   vedi letture
CdS - Il contatto Keita-Da Cunha era sulla riga: dito puntato contro Chiffi e il VAR
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Una partita, quella tra Parma e Como, che è sembrata filare liscia come l’olio dal punto di vista arbitrale. Ma le immagini del post-gara portano alla luce una serie di dubbi, in particolare sul contatto tra Keita e Da Cunha nei pressi dell’area di rigore nel corso del primo tempo. In quell’occasione, l’arbitro Chiffi ha assegnato calcio di punizione, valutando che il fallo fosse avvenuto fuori dall’area di rigore. Rapido controllo al VAR, ma non è stato ravvisato niente. Nessuna polemica nemmeno da parte dei giocatori.

Ma poi, a mente fredda, le immagini lasciano ben poco spazio alle interpretazioni: il fermo immagine dell’azione mette in evidenza come il contatto tra il ginocchio di Da Cunha e la gamba di Keita sia avvenuto proprio sulla riga, che fa pienamente parte dell’area di rigore. Su questo ha puntato il dito l’edizione odierna del Corriere dello Sport, che ha sottolineato le responsabilità di Chiffi e del VAR Mazzoleni: “Solita brutta partita per Chiffi, ma se possibile ha fatto peggio Mazzoleni al VAR: al Parma, meglio dirlo subito in maniera chiara, manca un rigore enorme. Da Cunha affronta Keita, il punto di contatto è chiaro: ginocchio sinistro dietro il ginocchio destro. Altrettanto chiaro il fallo, e infatti Chiffi lo fischia ma sceglie di spostare tutto a pochi centimetri dall'area, in maniera pilatesca. Il VAR non chiama e resta un mistero: fallo sulla linea, più dentro l'area che fuori, addirittura il ginocchio di Da Cunha è ancora sulla linea quando Keita cade. Chiffi 4,5. Mazzoleni 4. Inconcepibile”.

Per spezzare una lancia a favore di Chiffi, in presa diretta la sua valutazione è stata quella di un fallo fuori dall’area di rigore, così come quella di chi altro era presente in campo, dal momento che nemmeno i crociati si sono infuriati a protestare. Le colpe maggiori sono da attribuire a chi in quel momento aveva a disposizione le immagini (ossia Mazzoleni), piuttosto eclatanti, e non ha richiamato al VAR l’arbitro: forse non lo ha ritenuto un chiaro ed evidente errore? E invece lo è eccome. Infatti non si può nemmeno discutere sull’intensità del contatto: il fallo è stato assegnato, dunque il problema ricadeva solamente sulla posizione geografica del contatto. E su quella c’è poco da discutere: la riga fa parte dell’area di rigore.

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