Bellinazzo: "Situazione non semplice con la cordata russo-cipriota"

09.12.2014 18:56 di  Leonardo Fenici   vedi letture
Bellinazzo: "Situazione non semplice con la cordata russo-cipriota"
TUTTOmercatoWEB.com
© foto di Andrea Ninni/Image Sport

Intervenuto alla trasmissione "Palla in Tribuna" il giornalista Marco Bellinazzo, de "Il Sole 24 Ore" ha parlato del momento particolare in casa Parma, viste le vicessitudini societarie: "La situazione del Parma viene vissuta con grande curiosità dal punto di vista finanziario, nel senso che questa cordata russo-cipriota potrebbe acquistare il Parma ma non sarebbe così semplice, guardando altre vicende non riguardanti il calcio. Capitali russi in Europa non possono arrivare direttamente viste le attività belliche in Ucraina, la provenienza di eventuali capitali da Cipro avrebberro comunque delle problematiche perché non è del tutto trasparente quello che è il flusso economico tra Russia e Cipro. La stessa Banca Europea qualche mese fa ha acceso un faro su questi flussi; sono delle problematiche che dunque vanno al di là del calcio. Con questo ovviamente non voglio dire che si tratta di una bufala o meno. Il dubbio che per esempio è sorto per un'altra società italiana come il Bari, dove è presente la figura di Paparesta ma dove non si è svelato quali siano in realtà i veri proprietari è un problema che si sta ponendo in maniera ormai frequente nel calcio italiano; problema che dovrebbe essere risolto affrontandolo come si fa in Premier League, dettando regole etiche e delle procedure che permettano di avere la massima trasparenza su queste operazioni nel momento in cui sono concluse, proprio per garantire il movimento calcistico italiano.

Il Parma sarebbe la seconda squadra dell'Emilia Romagna a prendere la via estera dopo il Bologna. Io non sono uno che ritiene che questo sia negativo, sta di fatto che però in Italia non sono arrivati Abramovich o Al-Thani e quindi qualche cautela in più occorrerebbe. Il bilancio, che incide sulla trattative del club, nel 2013 presentava questo mini-rosso di 3 milioni anche se in realtà poi c'era un impatto positivo per oltre 30 milioni di plusvalenze legati alla cessione del marchio; operazioni quasi abusate queste in Italia, non c'è nessun illecito ma è chiaro che sia più un effetto contabile che reale, quindi possiamo dire che già nel 2013 si presentava una perdita potenziale nella gestione operativa di 40 milioni e immagino che si andrà anche oltre questa cifra con il bilancio 2014. Il Parma dunque potrebbe aver bruciato 100 milioni in due stagioni e per quanto riguarda l'indebitamento gia nel 2013 veniva da una situazione per cui il rapporto tra debiti e crediti era di meno 100 milioni e due terzi di questi debiti erano non legati ad operazioni di calcio mercato, dunque debiti "veri" che immagino, vista la situazione attuale siano inevitabilmente cresciuti".