Schelotto: "Parma piazza ideale per me. Donadoni mi ha impressionato dal primo giorno"

12.03.2014 18:44 di  Vito Aulenti  Twitter:    vedi letture
Schelotto: "Parma piazza ideale per me. Donadoni mi ha impressionato dal primo giorno"

Ezequiel Schelotto è stato il protagonista odierno di "A tu per tweet", l'iniziativa che permette ai tifosi crociati di porre domande ai propri beniamini tramite le pagine social del Parma F.C. Ecco quanto dichiarato dal centrocampista crociato, che ha affrontato i temi più disparati: dall'impatto con Parma al sogno Nazionale.

Che cosa ti ha colpito di Parma e del Parma?
"La disponibilità e la tranquillità dei cittadini. Giro per la città, specie nei parchi e in centro. E' una piazza ideale. In campo ho trovato un gruppo splendido, che mi ha accolto alla grande".

Sei un bravo recensore su 'Tripadvisor', ami cucinare o solo degustare i piatti?
"Mi piace molto la carne, da buon argentino. Non amo stare a casa, quindi esco spesso con la mia compagna ad assaggiare anche le pietanze locali. Mi hanno conquistato gli anolini!".

I tuoi idoli da ragazzo?
"Da ragazzino mi ispiravo a tanti calciatori, la mia famiglia "respirava" pallone. Ti potrei dire Maradona e Zanetti, due idoli veri".

Con chi leghi di più nel gruppo?
"In generale con gli italoargentini, Paletta e Mauri, in più con Cassano e Gargano che conoscevo già dall'anno scorso".

Quanto è importante Dio per te?
"Prego sempre, tutti i giorni. Ti dà la forza per superare le difficoltà, anche se devi averla già dentro di te".

Da dove nasce il soprannome 'Galgo'?
"Me lo diedero a 13 anni al Banfield i miei compagni e ci sono affezionato. E' per la mia corsa, che ricorda quella di un levriero".

Oltre al calcio, che sport segui?
"Seguo l'NBA e la Formula Uno. Simpatizzo per i Miami Heat e per la Ferrari".

Su Hernan Crespo:
"Mia sorella era fanatica di lui, così gli chiesi la maglia in un Cesena-Parma. In Argentina, in tanti tifavano per quella squadra con Sensini, Hernan, Veron...".

Sulle esperienze con Inter e Sassuolo
"Sono stato penalizzato dagli infortuni, non ho trovato anche per quel motivo la continuità che sto avendo qui a Parma".

Sulla Nazionale:
"Ci spero ancora, mi auguro di tornare un giorno in azzurro, quando non so ma è un mio obiettivo. Devo riguadagnarmela qui a Parma".

Il gol più bello in carriera?
"L'ho fatto al Cesena. Nella mia prima partita in bianconero, contro la Spal, segnai il gol decisivo davanti alla mia famiglia".

San Siro ti ricorda il gol nel derby dell'anno scorso?
"E' una rete, quella al Milan, che porto dentro di me. Ho fatto uno dei miei 15 tatuaggi dedicato a quel giorno, il 24 febbraio 2013. Fu Ricky Alvarez a propormelo, lo feci il giorno dopo".

Chi e' il giocatore che ti ha impressionato in squadra?
"Paletta mi ha impressionato. Si sta confermando partita dopo partita, lo ha dimostrato anche in nazionale".

Credi all'Europa League?
"Sta diventando un obiettivo concreto e ci crediamo, ma sappiamo che il campionato è ancora molto lungo".

Se il Parma va in Europa ci prometti che ti rasi a zero?
"Quello mai! Io vado ogni 6 mesi a tagliarmi i capelli, è impossibile...:) ma mi auguro di andare in Europa, certo!"

Cosa ne pensi di Javier Zanetti? E di Cassano?
Javier Zanetti è il mio idolo, è una persona d'esempio per molti calciatori. Oltre a essere uomo spogliatoio, nel momento difficile ti dà consigli e ti aiuta ad andare avanti. Sono orgoglioso di averlo conosciuto. Antonio va capito, qui ho trovato lo stesso Cassano di sempre. E' un bravo ragazzo e mi ha aiutato ad inserirmi nel gruppo

Secondo te chi ha il più bel taglio di capelli?
"Gabi Paletta senz'altro...:)".

Cosa ti ha spinto a venire nel Parma pur sapendo di non essere un titolare?
"Non sono venuto qui a rubare il posto a qualcuno, mi sono messo a disposizione del mister. Darò il massimo, come ho fatto sin qui, per ripagare la sua fiducia".

Domenica mi fai un bel gol a San Siro?
"Fare gol è sempre bello, ma non è la mia priorità come giocatore. L'importante è vincere la partita e tornare a casa con un sorriso".

Ezequiel, pensi di essere tornato ai tuoi livelli dopo un periodo di appannamento?
"Sono uno che non si accontenta mai. Sto bene fisicamente, ho molta voglia di giocare e punto sempre a migliorare senza fermarmi".

Che rapporto hai instaurato col mister ? 
"Me lo ricordo molto bene da giocatore, ma come persona mi ha impressionato dal primo giorno. Ha parlato chiaro con me, dice le cose in faccia senza tenersi dentro nulla. Mi piace come tecnico e come persona".

"In quale ruolo preferisci giocare? Terzino, centrocampista laterale o ala?
"Ormai li ho fatti tutti e tre. Mi piace spingere, qui a Parma mi stanno aiutando a migliorare la fase difensiva"

Onestamente e senza polemica, a un giocatore oriundo come lei o Paletta, quanto "pesa" non giocare con la propria vera nazionale?
"Non mi pesa. Noi siamo venuti qua a riprendere le origini dei nostri nonni (i miei sono di Cogoletto, vicino Genova), non abbiamo fatto niente di male se non continuare la tradizione di famiglia".