Adorante: "Esordio con il Parma emozione unica, ora voglio segnare tanto"

26.10.2021 22:55 di  Rocco Azzali   vedi letture
Adorante: "Esordio con il Parma emozione unica, ora voglio segnare tanto"
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© foto di Matteo Gribaudi/Image Sport

TMW riporta una lunga intervista fatta ad Andrea Adorante, fonte La Giovane Italia, dove il giovane attaccante classe 2000, oggi in prestito al Messina, ma ancora di proprietà del Parma, si racconta a 360°, partendo dai primi passi mossi nel settore giovanile club ducale, quello della sua città, per poi passare, nell'anno del fallimento, all'Inter, nel 2015.

IL GIOCATORE - “Mi definisco una prima punta da area di rigore, ma anche da appoggio per la squadra; credo di avere caratteristiche da attaccante moderno sotto questo punto di vista. So usare bene sia il destro che il sinistro e sono abile nel gioco aereo e acrobatico".

L'INTER - "In Primavera all'Inter un percorso splendido: ho vinto un campionato, un Torneo di Viareggio e una Supercoppa. Ho partecipato anche ad un’altra finale scudetto, anche se in quel periodo ero infortunato. Della mia esperienza a livello giovanile ho un bellissimo ricordo sotto tanti aspetti, sia in termini di risultati sportivi che in termini di crescita a livello umano e di rapporti creati”.

L'ESORDIO CON IL PARMA -  “Quella fu un’emozione, per quanto breve, molto intensa e sicuramente inaspettata, essendo reduce da un infortunio abbastanza serio al ginocchio (lesione al legamento crociato anteriore, ndr) che ai tempi mi faceva ancora male. Fu comunque una sensazione bellissima che spero di rivivere al più presto, magari non più da esordiente ma con la reale possibilità di affermarmi o segnare qualche gol importante”.

OGGI A MESSINA - “A livello personale ho degli obiettivi che sono perlopiù legati ad aspetti prestativi: mi piacerebbe innanzitutto segnare un gran numero di gol, il più alto possibile, ma anche mettermi in mostra attraverso le prestazioni. Come gruppo squadra, invece, contiamo di uscire al più presto da questo periodo di appannamento per poi tentare successivamente di arrivare più in alto possibile. Perché no? Possiamo puntare all’obiettivo playoff”.

IL FUTURO - “Lo dico sinceramente, non ho ancora pensato a cosa poter fare una volta appesi gli scarpini al chiodo. Sono ancora relativamente giovane e solo all’inizio della mia carriera, quindi voglio provare a godermi al massimo il momento cercando di dare tutto me stesso in quello che sto facendo. A chi sta per intraprendere un percorso simile al mio vorrei dare questo consiglio: cercate di non mollare mai: io, come tanti altri, ho provato sulla mia pelle cosa significa infortunarsi in maniera seria ad un ginocchio, ma non mi sono mai arreso e, subito dopo il fatto, la voglia di rientrare in campo era ancora più forte di prima. È stata un’esperienza che, suo malgrado, mi ha insegnato tanto. Se agirete in questo modo, raccoglierete i frutti del vostro sacrificio e potrete essere orgogliosi di voi stessi”.