Pecchia lo studioso: il mercato una esigenza, ma tanti in questo Parma sembrano fatti per giocare nel suo 4-2-3-1

02.06.2022 21:53 di  Redazione ParmaLive  Twitter:    vedi letture
Fonte: a cura di Simone Lorini
Pecchia lo studioso: il mercato una esigenza, ma tanti in questo Parma sembrano fatti per giocare nel suo 4-2-3-1
© foto di Parma Calcio 1913

"Pecchia è un allenatore moderno, che studia tantissimo e ama sperimentare: anche nell'undici titolare". Così, chi lo conosce bene, ci ha descritto Fabio Pecchia, nuovo allenatore del Parma da oggi e per i prossimi due anni almeno (speriamo). Un tecnico che a Cremona ha confermato di essere uno 'specialista' della Serie B: dopo la vittoria del campionato con l'Hellas, il mister di Formia ha condotto una squadra giovane e promettente, ma con meno velleità di altri 'squadroni' della scorsa Serie B, alla promozione diretta, senza neanche passare dai playoff. E andiamo a vedere quali altri segreti nasconde il modo di giocare del nuovo mister: 

4-2-3-1 come modulo base, con tanto lavoro per gli esterni
Copertura e affondi: gli esterni sono una chiave, forse la principale, del gioco di Fabio Pecchia, che spesso e volentieri li manda sotto la doccia a metà gara o al 60'. D'altronde tra corse e rincorse spesso e volentieri le ali, e lo si è visto molto bene con la Cremonese, terminano la gara assolutamente esauste: ma come si è visto anche contro il Parma, altrettanto spesso sono in grado di fare la differenza. Nel sua avventura al Parma 2022/23, squadra nella quale gli esterni non mancano di certo, dovrà essere bravo a far calare nella propria mentalità il materiale umano a propria disposizione. Un'altra caratteristica che si è notata bene a Cremona è l'assenza di un undici ben definito, specie sugli esterni: in totale a contrapposizione a Iachini per capirci, un modo di pensare più simile a quello di Maresca, che cambiava spesso e volentieri la formazione tra una domenica e l'altra. 

Bernabé alla Fagioli, con Vazquez a comporre un 4-4-2 in fase di difesa
Immaginando un possibile Parma di Pecchia, considerando in particolare l'utilizzo che ha fatto a Cremona del centrocampista di qualità e del trequartista, si può immaginare un Bernabè alla Fagioli e un Vazquez che potrà 'salire' al fianco della punta in fase di non possesso, qualcosa che con Maresca non ha mai fatto e di rado anche con Iachini, visto che entrambi chiedevano al Mudo di essere la luce della manovra in qualsiasi zona del campo. Un ruolo che con Pecchia potrebbe avere più Bernabé, affiancato da un centrocampista in grado di fare legna, con Vazquez incaricato di accendersi nell'ultimo terzo di campo. 

LEGGI ANCHE: Focus - I cardini del gioco di Pecchia: difesa a quattro, sovrapposizioni, aggressività e palleggio

Linea di difesa molto alta, aggressività ed equilibrio dato dai terzini
Come già visto a Cremona, e se il mercato lo aiuterà, è lecito aspettarsi un Parma aggressivo e che giochi con la difesa molto alta, un po' quello che si chiedeva anche a Maresca e che l'ex tecnico del City però non ha mai fatto vedere (certo, con Danilo non è facile imporre un gioco di questo tipo). Una linea poco 'arretrata' e più vicina al centro del campo che alla propria porta quando la squadra attacca, con l'obiettivo di tenere la squadra corta (ricordare il superlavoro chiesto agli esterni?) e sempre pericolosa, anche quando la palla ce l'hanno gli altri. A dare equilibrio ci devono pensare i terzini: a uno sarà chiesto di proporsi continuamente, all'altro di essere bloccato per evitare imbucate. E qui potrebbe venire molto utile Delprato.