Focus - I cardini del gioco di Pecchia: difesa a quattro, sovrapposizioni, aggressività e palleggio
In attesa che arrivi l'ufficialità di Fabio Pecchia come nuovo allenatore del Parma, è opportuno analizzare il modo di giocare del tecnico ex Cremonese, anche per capire cosa ci si può aspettare da lui.
L'impresa recente compiuta da Pecchia, ancora negli occhi di tutti, è la promozione in Serie A con la Cremonese, arrivata grazie a un gruppo di ragazzi perlopiù giovani e molto promettenti, con una certa dose di esperienza nei ruoli cardine. Il modulo prediletto da Pecchia è il 4-2-3-1, che può subire delle variazioni a seconda degli uomini a disposizione e passare a un 4-3-3 o 4-3-1-2 come sistema base. La difesa a quattro è dunque uno dei presupposti principali del tecnico di Formia.
LEGGI ANCHE: La carriera di Pecchia: dalle esperienze in C a vice Benitez. Due promozioni in A all'attivo
LA CREMONESE 2021/2022
La formazione tipo dei grigiorossi potrebbe essere letta più o meno così: Carnesecchi; Valeri, Okoli, Bianchetti, Sernicola; Fagioli (Castagnetti), Valzania; Zanimacchia, Gaetano, Buonaiuto; Ciofani (Di Carmine)
Le caratteristiche dei giocatori schierati da Pecchia sono piuttosto evidenti: difesa giovane, con un portiere bravo tra i pali e con un buon piede (Carnesecchi ha messo a segno tre assist, ndr), un centrale veloce e fisico (Okoli) e uno più d'esperienza (Bianchetti), due terzini bravi a sovrapporsi, di cui uno (Valeri) con caratteristiche più offensive. A centrocampo, spazio ai piedi buoni con due giocatori in grado di giocare da play, uno più creativo (Fagioli) e uno più di fantasia (Gaetano), in grado di scambiarsi la posizione; l'altro mediano è invece più di corsa. Sulla trequarti tre giocatori tecnicamente di livello, con il trequartista centrale particolarmente abile nell'ultimo passaggio e i due esterni veloci e in grado di scambiarsi di posizione. Come punta, a Cremona ha giocato soprattutto con un giocatore d'esperienza (Ciofani o Di Carmine), anche se poi è arrivato un giocatore più giovane come Gondo che è sempre un centravanti puro.
SISTEMI E CARATTERISTICHE DI GIOCO
Nella sua esperienza alla Cremonese, Pecchia ha adottato il 4-2-3-1, ma si è disimpegnato anche con il 4-3-1-2 (senza rinunciare al trequartista) e il 4-3-3. Il modulo cambia a seconda che sia in fase di possesso, quando, in transizione offensiva, la squadra si dispone generalmente con il 4-2-4. In fase di non possesso, generalmente si abbassano le ali e il trequartista andando a comporre una sorta di 4-1-4-1 o un 4-3-3 se le ali restano alte.
In fase di possesso, Pecchia predilige comunque il gioco a terra, sfruttando le abilità di palleggio dei centrocampisti. Fondamentale, inoltre, la posizione del trequartista che spesso e volentieri si abbassa per ricevere il pallone e scambiarsi con il mediano "dai piedi buoni": questo tipo di situazione si è verificata spesso con Gaetano e Fagioli. Con un centravanti puro, inoltre, generalmente Pecchia ha anche a disposizione un piano B. Ad esempio, a Cremona, avere una punta come Ciofani o Di Carmine permetteva ai centrocampisti anche di giocare alto per cercare la spizzata del centravanti. Sulle fasce laterali, i terzini hanno un ruolo fondamentale nelle transizioni offensive, accompagnando spesso e volentieri la manovra e cercando la sovrapposizione sulla fascia visto che le due ali hanno la tendenza a tagliare dentro il campo (soprattutto l'ala che gioca a piede invertito). Grazie a questo, Pecchia generalmente adora portare diversi uomini in avanti e creando diverse opportunità in fase di finalizzazione.
In fase di non possesso, generalmente le squadre di Pecchia puntano su un pressing aggressivo sul portatore di palla avversario e sui difensori in uscita. A centrocampo, con uno dei due giocatori maggiormente deputato alla fase offensiva, l'altro resta bloccato davanti alla difesa per chiudere le linee di passaggio agli attaccanti avversari. Quando gli avversari attaccano nella metà campo con insistenza, a quel punto sono entrambi i centrocampisti centrali che rinculano per cercare di tagliare i rifornimenti. In difesa, generalmente il pacchetto gioca compatto e in linea: se uno dei terzini esce sul portatore, l'altro si stringe ai centrali, pronto per effettuare la diagonale difensiva in caso di bisogno.