PL - Orsi: "Dura metabolizzare la B, playoff obiettivo minimo. Il Tardini stia con la squadra"

Parma e Ternana, seppur partiti ad inizio stagione con premesse diverse, adesso navigano nelle stesse acque, entrambe devono mantenere alta la concentrazione per raccogliere il maggior numero di punti utili per risalire in classifica, partendo da domani. Abbiamo interpellato Nando Orsi, doppio ex del match in programma al Tardini domani pomeriggio, per fare il punto della situazione delle due squadre. L'ex portiere ha indossato la maglia crociata per due stagioni, dal 1980 al 1982, quando gli emiliani militavano in C1, mentre una volta terminata la carriera tra i pali è passato alla panchina, diventando anche tecnico della Ternana nel periodo tra ottobre 2010 e febbraio 2011. Ecco quanto ha dichiarato ai microfoni di ParmaLive.com l'ex portiere ducale.
Secondo Lei la stagione del Parma è compromessa o ci sono ancora possibilità per ambire ai playoff?
"Il calendario del campionato prevede ancora 15 partite. Penso che il Parma possa provare ad ambire ai playoff, anche se il campionato disputato finora dai ducali è deludente. Al contempo in virtù della squadra a disposizione, i crociati hanno il dovere di provarci fino alla fine. In questo momento i playoff sono l'obiettivo minimo, altrimenti sarebbe una stagione deludente. Penso che sia la squadra sia l'allenatore si rendano conto di questa situazione e che l'obiettivo playoff debba essere raggiunto. E' sempre difficile giocare i playoff, ma immaginare il Parma fuori dai palyoff, sarebbe immaginabile rispetto gli obiettivi di inizio stagione"
Come si spiega questo pessimo rendimento della squadra crociata?
"Quando si retrocede dalla Serie A alla B le difficoltà ci sono: si deve metabolizzare una retrocessione, c'è un cambiamento epocale. A volte si pensa che se hai a disposizione giocatori di Serie A, si possa far bene anche in Serie B, mentre nel campionato cadetto è difficile vincere i campionati. Attualmente in cima alla graduatoria cadetta ci sono squadre che da tempo militano in Serie B. Anche il Benevento, reduce dalla retrocessione dello scorso campionato, sta trovando grandissime difficoltà. È ovvio che le difficoltà ci siano, ma non mi sarei mai aspettato queste grandi difficoltà: non mi sarei mai aspettato che il Parma, dopo tre quarti di campionato, si trovasse fuori dai playoff. Immaginavo che il Parma potesse trovarsi tra le prime otto o nove squadre in classifica. Ci sono tanti esempi di squadre retrocesse che per tornare in A hanno impiegato un po' di tempo. Questo perchè metabolizzare una retrocessione non è semplice per un ambiente, una squadra, una società".
Si sarebbe aspettato di più da Iachini?
"Quando un allenatore subentra in una situazione che non è trasparente e chiara, tutti possono avere delle difficoltà. Penso che i conti bisogna farli alla fine. Iachini è giunto a Parma e ha trovato delle difficoltà: ora il mister sta cercando di mettere delle pezze, risolvendo la situazione. Per dare un giudizio dovremmo aspettare. Ad ogni modo finora la situazione non è andata bene, poi dopo se riesce a conquistare i playoff, il discorso migliorerebbe. Penso che se la società abbia scelto Iachini, avesse in mente l'obiettivo minimo di raggiungere i playoff. Ancora ora ci sono margini di possibilità: aspettiamo ancora un attimo prima di tirare le somme."
Pandev e Simy possono fare la differenza e essere risolutivi per la causa crociata?
"Simy lo scorso anno a Crotone ha fatto benissimo, ma si è trovato male a Salerno. Adesso per il Parma l'acquisto di Simy dovrebbe essere decisivo. Pandev è un giocatore di grande esperienza. Si, possono fare la differenza a patto che si calino nel campionato di Serie B, che è un campionato diverso perchè ti confronti con squadre che hanno una mentalità diversa, aggressiva. Le squadre in B non ti fanno giocare, ti rendono la vita difficile. La Serie A è una cosa diversa dalla Serie B".
In questo finale di campionato, il Tardini può rivelarsi un campo amico dato che c'è stata la riapertura sempre più graduale degli impianti sportivi?
"Io ho giocato due anni a Parma. Il pubblico del Tardini è molto caldo, affamato di calcio e conosce la disciplina calcistica. Il pubblico è stato spesso il dodicesimo uomo, lo so perchè ci ho giocato. Penso che se l'ambiente ha ancora fiducia in questa sqadra, deve supportarla fino alla fine. Penso che il pubblico lo farà: supporterà la squadra. Ovviamente dopo si tireranno le conclusioni e si valuterà ciò che è successo. Penso che i tifosi sono sempre i primi sostenitori, sono i primi a crederci perchè hanno fede, attaccamento e senso di appartenenza".
Una sua impressione sulla Ternana?
"Ho letto le dichiarazioni di Bandecchi e mi sono sembrate abbastanza dure. Lui ha detto che a fine maggio tirerà le somme, forse reputa di aver sbagliato qualcosa, farà delle riflessioni sull'allenatore, sul direttore sportivo e sugli uomini. Anche a ternanan pensavano di far meglio, ma si sono ritrovati in situazioni diverse. La squadra umbra è salita dalla C alla B: un anno di adattamento ci vuole sicuramente. La formazione rossoverde è un pò altalenante come risultati, però è una buona squadra. Sabato sarà una partita equilibrata: ora emiliani e umbri vivono una situazione simile. E' una partita in cui la differenza possono farla i giocatori importanti, il Parma sicuramente ne ha di più".
Qual è il suo pronostico?
"Secondo me il Parma è favorito, anche se in casa sta avendo delle difficoltà. La Ternana forse gioca meglio fuori casa perchè davanti al suo pubblico un pò si emoziona. Sarà una partita equilibrata, ma il Parma ha i giocatori adatti per sbloccare la partita in qualsiasi momento. Anche se gioca male, la squadra emiliana può avere il giocatore che trova la prodezza. Per questo vedo leggermente favorito il Parma".
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