PL - D. Baggio: "Gigi è stato un portiere fenomenale. Avrebbe meritato il Pallone d'oro ma non c'è stato nulla da fare"

03.08.2023 20:48 di  Donatella Todisco   vedi letture
PL - D. Baggio: "Gigi è stato un portiere fenomenale. Avrebbe meritato il Pallone d'oro ma non c'è stato nulla da fare"
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© foto di Federico De Luca

Nell'immaginario collettivo rimarrà per sempre come una delle più gradi icone del calcio italiano. Gianluigi Buffon, dopo 28 anni di carriera, ha deciso di dire addio al calcio giocato. La sua storia calcistica è iniziata e terminata nel Parma, squadra che lo ha lanciato nel calcio professionistico nel lontano 1995 e che ora, nell'estate 2023, lo saluta con profonda stima e affetto. Una carriera lunga caratterizzata da record e molti trofei, tre dei quali conquistati proprio con la maglia ducale. La nostra redazione ha contattato Dino Baggio, ex centrocampista ducale ed ex compagno di squadra di Buffon, per ricordare gli esordi di Gigi che con entusiasmo, passione e carisma è diventato uno dei migliori portieri della storia del calcio. Ecco le sue parole ai microfoni di ParmaLive.com.

Gigi Buffon ha deciso di dire addio al calcio giocato dopo 28 anni di carriera. Cosa ne pensi di questa sua scelta?
"Penso che questa scelta sia arrivata nel momento giusto: Gigi ora ha 45 anni. Il sol fatto che lui abbia giocato fino a 45 anni è tanta roba. Lui avrà fatto questa scelta perché probabilmente poi rivestirà il ruolo di capo delegazione in Nazionale: è una gran bella cosa. Penso sia la scelta giusta". 

Buffon ha esordito 17enne il 19 novembre 1995 con la maglia del Parma e ha deciso di concludere la sua carriera con la casacca della stessa squadra, quella crociata. Come valuti questi ritorno romantico nella città ducale?
"Valuto la sua volontà di terminare la sua carriera a Parma in maniera molto positiva. Questo tipo di avvenimenti non accadono molto frequentemente. Per Gigi il Parma è la squadra che lo ha rilanciato, la squadra con cui lui ha voluto terminare la sua carriera. Questo è stato un segno di riconoscimento per quello che hanno fatto per lui".

C'è un particolare aneddoto di squadra che ricordi in particolare?
"Lui è stato sempre superiore alla normalità.  Un portiere così forte non lo si notava da tanti anni. Ciò che ha reso grande Buffon è  il suo comportamento fuori dal campo, la sua dialettica durante le varie interviste. Gigi ha sempre utilizzato le giuste parole, si è dimostrato sempre molto schietto, preciso e sincero: lui è questo. Persone come Gigi sono veramente poche nel mondo del calcio".

Insieme avete vinto tre trofei: Coppa Uefa, Coppa Italia e Supercoppa Italia. La stagione 1998/99 in particolare è stata particolarmente proficua... Che ricordi hai a riguardo? Che contributo ha dato Gigi alla squadra?
"Ho ricordi bellissimi di quei tempi. È stato il Parma più forte di sempre: la squadra ducale ha vinto molti trofei ed era una all'altezza delle varie competizioni. Il contributo di Gigi è stato sempre fondamentale perché ha fatto sempre parate decisive in momenti cruciali. Il ruolo del portiere è un ruolo determinante.  Se si sa che dietro si ha un portiere forte, un fenomeno, si è ben consci di essere ben protetti, dunque si sa che le squadre avversarie fanno fatica a fare gol. Noi eravamo tranquilli e sicuri del fatto che Gigi ci avrebbe fatto vincere le partite. C'era reciproca fiducia. Gigi meritava di vincere il Pallone d'oro, soprattutto dopo la vittoria dei Mondiali con la Nazionale nel 2006. È stato Gigi a garantirci il trionfo dei Mondiali 2006, lui ha fatto un Mondiale strepitoso. Nella storia del calcio un solo portiere ha vinto questo premio: Lev Yashin. Gigi lo meritava: lui ha fatto tutto il possibile per meritarlo, purtroppo non gli è stato garantito questo premio".

Che rapporto avevi con Buffon? Vi siete risentiti dopo l'esperienza di Parma?
"Ci siamo visti un paio di volte in qualche manifestazione. Il rapporto è sempre rimasto uguale a quello di tanto tempo fa, quando lui era giovanissimo. Gigi è una persona spensierata, questo è molto bello, è giusto che sia così. Quando ci rincontriamo, facciamo sempre festa. Sono sempre contento di rivederlo. Gigi è un giocatore di spogliatoio, lui è uno che comanda  dentro lo spogliatoio. La Juventus lo deve ringraziare a vita per tutto ciò che ha vinto grazie al suo contributo".

Ci sarà un nuovo Buffon?
"Prima o poi succederà,   ma non penso nell'imminenza. Gigi è un portiere forte. Questo discorso vale anche per Maradona. Prima o poi nascerà un nuovo Maradona, ma non so tra quanti anni. Gigi è il "Maradona" dei portieri".

Il futuro di Buffon sembra orientato verso la Nazionale. Gigi probabilmente rivestirà il ruolo di capo delegazione. Cosa ne pensi a riguardo?
"In questo momento penso sia la scelta migliore per Gigi. In questo modo lui entra in Nazionale con un ruolo importante. Nel futuro potrebbe accadere anche che Gigi possa rivestire ruoli più importanti. Gigi merita molto, lui sa comunicare molto bene. Secondo me può far bene anche in altri ruoli".

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