In Coppa Italia si sono visti pregi e difetti del Parma. Ora sotto con il Palermo: tre punti sarebbero di vitale importanza

08.12.2023 00:00 di  Giuseppe Emanuele Frisone   vedi letture
In Coppa Italia si sono visti pregi e difetti del Parma. Ora sotto con il Palermo: tre punti sarebbero di vitale importanza
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© foto di Federico De Luca 2023 @fdlcom

Torno sul match di Coppa Italia di qualche giorno fa, in cui il Parma ha fatto tremare un avversario di categoria superiore come la Fiorentina - e, diciamocela tutta, avrebbe anche meritato il passaggio del turno. Gli addetti ai lavori si sono sperticati in lodi e complimenti nei confronti del Parma, ma, siamo onesti, una prestazione di questo tipo da parte della formazione di Pecchia non è veramente sorprendente per chi ha seguito la parabola degli emiliani negli ultimi mesi. Sappiamo, infatti, come ultimamente la squadra crociata parta molto forte e sappia esaltarsi quando trova spazi per sfogare la rapidità dei suoi attaccanti. Proprio in questo particolare si sono visti a Firenze tutti i pregi del Parma, molto bravo a verticalizzare (grazie anche a un Bernabé in grandissima forma) e ad andare in velocità, con Benedyczak e Bonny - ma anche Man e Mihaila - che negli spazi hanno fatto a fette la difesa viola finché hanno potuto. In particolare, voglio sottolineare ancora una volta la prestazione di Bonny, che ha dimostrato come la sua presenza esalti le qualità del Parma: qualcuno lo critica perché non segna tanto, ma con lui in campo la manovra è fluida e più pericolosa, e difficilmente è un elemento a cui si può rinunciare in questo momento, quantomeno dall'inizio. I tanti complimenti, però, non devono far montare la testa al Parma: è vero, i crociati hanno quasi eliminato una squadra di Serie A in lotta per le coppe europee, ma a lungo andare si è sentita la poca esperienza a certi livelli della squadra. A Firenze si è infatti visto quello che era successo anche a Lecce nel turno precedente, con una rimonta subita da 0-2 a 2-2 e una sensazione di paura crescente dopo il primo gol degli avversari. Poco importa se poi al Franchi il rigore è stato causato da uno dei giocatori più esperti della squadra come Osorio: l'impressione è che il Parma debba crescere nella gestione della gara e del vantaggio, ma è anche grazie a queste situazioni che si costruisce l'esperienza.

Detto questo, i crociati si preparano a guardare oltre, al prossimo match di campionato. Che non sarà una gara qualsiasi, bensì si tratta di un big match: sebbene il Palermo sia in crisi di gioco e risultati, la squadra siciliana è ancora attaccata al treno di testa, e cercherà di fare risultato per recuperare punti e morale. Anche perché Corini vorrà cercare di salvare la panchina, che sembra decisamente a rischio. Il Parma dovrà fare tesoro del recente passato: lo scorso anno, dopo la bellissima prestazione in Coppa Italia contro l'Inter (anche lì con un'eliminazione arrivata dopo una rimonta subita), i crociati incapparono in un pesantissimo 0-4 in un altro big match, sul campo del Bari. Certo, oggi l'impressione è che il Parma sia diverso, più consapevole dei suoi mezzi e con un'autostima molto maggiore. Sarà però importante preservare le forze dopo le fatiche di Coppa per poi trasferire sul campo tutta l'energia che si è vista a Firenze. Al Franchi il Parma ha dimostrato di possedere un DNA da Serie A, ma adesso il campionato rappresenta un momento verità: dopo la sconfitta di Lecco, il pari col Modena e la vittoria arrivata solo all'ultimo contro lo Spezia, è il momento di tornare a marciare. Il Parma ha tutte le facoltà per farlo, e Palermo è la sfida perfetta per superare l'ennesima prova di maturità di quest'anno.