Serie A, nessun esonero alla seconda sosta: non succedeva dalla stagione 2017-18

06.10.2025 17:30 di  Francesco Servino   vedi letture
Serie A, nessun esonero alla seconda sosta: non succedeva dalla stagione 2017-18

Il campionato di Serie A, dopo sei gare disputate, si ferma nuovamente per la seconda sosta delle Nazionali. È un buon momento per fare dei bilanci e per guardarsi un po’ indietro e vedere a che punto si era nelle passate stagioni. Un dato che sicuramente balza all’occhio è che tutti gli allenatori che hanno iniziato la stagione sono ancora sulle rispettive panchine. Chi in modo più saldo, chi su un posto che inizia a scottare, i mister di Serie A sono fin qui riusciti ad evitare l’esonero, cosa che non succedeva dalla stagione2017-18: nelle passate sette stagioni, infatti, c’è sempre stato almeno un avvicendamento in panchina prima della seconda sosta del campionato.

Nella stagione 2018-19 vennero esonerati a ottobre l’allenatore del Chievo D’Anna, sostituito da Ventura, e l’allenatore del Genoa Ballardini, con il suo posto che venne preso da Juric. L’anno successivo non arrivarono alla seconda sosta altri due allenatori: Di Francesco alla Sampdoria e Giampaolo al Milan, sostituiti rispettivamente da Ranieri e Pioli. La stagione 2020-21, con un calendario spostato per via del COVID, vide il primo esonero alla Fiorentina dopo sette giornate: via Iachini e dentro Prandelli. Un anno dopo furono ben due le panchine che saltarono, entrambe dopo sole tre partite: Di Francesco, rimpiazzato da Tudor a Verona, e Semplici, sostituito da Mazzarri in quel di Cagliari. Nel 2022-23 persero il proprio posto Mihajlovic a Bologna (arrivò Thiago Motta) e Stroppa a Monza (arrivò Palladino). La stagione successiva partì male per Empoli e Salernitana, che salutarono Zanetti e Sousa per accogliere rispettivamente Aurelio Andreazzoli e Pippo Inzaghi. Infine, un anno fa, solo la Roma decise di separarsi dal suo allenatore, De Rossi, affidando l’incarico a Juric.

A oggi, le panchine che sembrano traballare di più sono quelle di Baroni a Torino e di Pioli a Firenze. In entrambi i casi i risultati non stanno arrivando e i tifosi delle due squadre chiedono un cambiamento, ma le società per il momento sembrano aver deciso di proseguire con i due mister messi sotto contratto in estate. In casa Parma, nonostante un avvio di campionato un po’ a rilento, c’è grande fiducia attorno alla figura di Carlos Cuesta: la speranza di società e tifosi è che le idee del giovanissimo allenatore spagnolo vengano supportate anche dai risultati in campo, che fin qui non sono arrivati, se non nella vittoria di lunedì scorso proprio contro il Toro.

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