Brolin a GdS: “A 28 anni ho detto basta, volevo concentrarmi su altri progetti”

06.10.2025 16:36 di  Francesco Servino   vedi letture
Brolin a GdS: “A 28 anni ho detto basta, volevo concentrarmi su altri progetti”

Nell'edizione odierna de La Gazzetta dello Sport è possibile leggere un’intervista all’attaccante ex Parma Tomas Brolin. Per lui in maglia crociata ben quattro trofei: Coppa Italia, Coppa delle Coppe, Coppa UEFA e Supercoppa Europea.  A soli 28 anni, però, Brolin decise di appendere gli scarpini al chiodo e di dedicarsi ad altro: “Ero sinceramente stanco di allenarmi tutti i giorni e mi frullavano altri progetti in testa. Sono sempre stato molto curioso».

Che cosa la incuriosì tanto? “Un uomo si avvicinò a me. Era un personaggio strano: un inventore. Mi propose la sua nuova idea di aspirapolvere. Ne fui letteralmente attratto e con lui aprii un’azienda. Fu la spinta che non mi diede più la voglia di tornare in campo”.

Ci fu qualcuno che le sconsigliò quel passo? “All’epoca tutti mi dicevano che a 28 anni era troppo presto per ritirarsi, ma io rispondevo: “Dipende da che cosa hai fatto in quei 28 anni”. Io, in carriera, avevo fatto parecchio. E la vita è troppo breve per fare cose noiose. Non faccio cose che non mi divertono. Avevo bisogno d’altro. La testa cercava nuove esperienze e fare l’imprenditore mi è servito. Ho conosciuto un mondo nuovo, ho imparato un mestiere, mi sono rimesso in gioco. Ecco, se ci penso, arrivo alla conclusione che io ho sempre desiderato, in ogni ambito, mettermi in gioco. L’ho fatto con il calcio, l’ho fatto con l’attività aziendale...».

L’ha fatto anche al tavolo verde del poker. Com’è nata quella passione? “Per caso, ho cominciato a giocare con gli amici di Stoccolma, ci ho preso gusto e, partita dopo partita, sono sbarcato nelle grandi sale dei casinò di Las Vegas”.

Com’era il Brolin pokerista? “Tranquillo, come in campo. Potevo avere carte bellissime o carte pessime, ma non lasciavo traspari-re nulla dal volto. Cercavo di studiare gli avversari. Il gioco consiste soprattutto in questo. Poi, però, anche questo ambiente mi ha stancato. A volte mi chiedo: non sarò troppo inquieto? Il fatto è che ho sempre bisogno di nuovi stimoli”.

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