Brolin a GdS: “La Coppa Italia vinta col Parma contro la Juve il trionfo a cui sono più legato”

L’edizione odierna de La Gazzetta dello Sport riporta un’intervista all’ex attaccante del Parma Tomas Brolin, che in gialloblu vanta 190 presenze e 30 gol dal 1990 al 1995. Brolin si è raccontato parlando della sua vita e dell’esperienza in Emilia, una delle più significative della sua carriera: "Il calcio per me era un divertimento quando ero un bambino e un lavoro quando sono diventato un po’ più grande. Sicuramente un’avventura indimenticabile, perché ho vinto tanto: con il Parma una Coppa Italia, una Coppa delle Coppe, una Supercoppa Europea, una Coppa UEFA. Con la Svezia sono arrivato terzo al Mondiale nel 1994. E in quell’anno mi piazzai al quarto posto nella classifica del Pallone d’Oro, dietro a Stoichkov, Roberto Baggio e Paolo Maldini. Mica male, no?”.
I trionfi cui è più legato? “La Coppa Italia del 1992, vinta contro la grande Juve. Il Parma era una squadra giovane e inesperta, eppure riuscimmo a fare l’impresa. E l’anno dopo la Coppa delle Coppe. Vedere Wembley pieno di tifosi parmigiani fu meraviglioso”.
Il suo istante più bello da calciatore? “Il primo gol che segnai in Serie A. A Bari, azione da calcio d’angolo. Saltai con ottimo tempismo. Fu strano l’inizio di quel campionato 1990-91: le quattro reti realizzate non furono né di destro, né di sinistro, ma solo di testa. E io sono alto soltanto un metro e settantacinque centimetri, non certo un colosso. Anche in questo ci vedo la stranezza e la bellezza della vita, capace di sorprenderti in ogni momento. È per questo che voglio ricercare sempre nuove esperienze, e così dribblo la noia. Oggi vendo aspirapolveri e sono felice, domani chissà...”.
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