Oristanio dal primo minuto? Il trequartista che potrebbe cambiare il volto dell’attacco del Parma

Il Parma si avvicina alla sfida contro il Torino con un interrogativo che da giorni anima l’ambiente crociato: come ritrovare brillantezza e incisività in fase offensiva? Escludendo la gara contro il Cagliari, dove sono emerse le occasioni più nitide, la squadra ha finora faticato in campionato a costruire azioni pericolose e a rendersi realmente minacciosa negli ultimi metri. È quindi naturale pensare che mister Cuesta stia valutando alcuni possibili cambiamenti. Tra le ipotesi più concrete c’è quella di rinunciare, almeno inizialmente, alla seconda punta per privilegiare tecnica e imprevedibilità alle spalle dell’attacco. Questa soluzione potrebbe migliorare la qualità nella rifinitura, rendendo la manovra più fluida e meno prevedibile.

In particolare, Adrián Bernabé sarebbe chiamato a interpretare un ruolo più offensivo, con maggiore libertà di inserirsi tra le linee avversarie. A garantire copertura ed equilibrio ci penserebbero Mandela Keita e Oliver Sørensen, più orientati alla fase difensiva. La vera novità, però, potrebbe essere l’inserimento di Gaetano Oristanio nel ruolo di trequartista puro, alle spalle dell’unica punta Pellegrino. Dotato di rapidità, tecnica e capacità di saltare l’uomo, Oristanio ha le caratteristiche ideali per agire tra le linee e creare scompiglio con le sue giocate. In posizione centrale, con ampia libertà di movimento, potrebbe diventare il collante tra centrocampo e attacco, sfruttando gli spazi generati dagli inserimenti di Bernabé.

Naturalmente questa scelta non esclude la possibilità di tornare alla doppia punta nel corso della gara, opzione utile in caso di necessità. Ma partire con una formazione più ricca di tecnica e creatività potrebbe aiutare il Parma a compiere quel salto di qualità tanto atteso in fase offensiva. Lunedì sera, al Tardini, si capirà se Cuesta deciderà di percorrere questa strada; la sfida contro il Torino è già di estrema importanza.

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