“Speriamo di giocare insieme ai tifosi”. Riguarda la conferenza di mister Cuesta

25.10.2025 08:58 di  Bartolomeo Bassi   vedi letture
“Speriamo di giocare insieme ai tifosi”. Riguarda la conferenza di mister Cuesta

Intervenuto in conferenza stampa ieri pomeriggio, l’allenatore del Parma Carlos Cuesta ha commentato la sfida che aspetta i crociati oggi, alle ore 15:00. Intanto, il club crociato ha pubblicato su Youtube la conferenza stampa integrale, in modo che i tifosi la possano rivivere come dal vivo. In fondo il link.

Questo un estratto dalle dichiarazioni di Cuesta di ieri.
Due allenatori tattici. Qual è la cosa che le è piaciuta di più del suo Parma? E del Como?
"Siamo di nuovo al Tardini e mi ricordo di quando ho fatto la mia prima conferenza qua. Quando ho iniziato questo percorso avevamo obiettivi chiari: il primo era mantenere la categoria; il secondo migliorare ed esaltare i giocatori, per valorizzarli. Quando hai questi obiettivi quando la squadra è cambiata tanto, a quel punto devi pensare a come fare. La prima cosa è creare un'identità: dentro di essa hai diversi passaggi. Sai dove vuoi arrivare e lì devi cominciare a costruire. Creare una squadra non è solo in campo, ma è un atteggiamento, un modo di vivere, una cultura. Poi in campo queste cose le vedi: col Genoa ho visto un atteggiamento, una cultura e una voglia di sacrificarsi che ti aiuta a essere una squadra migliore. Noi poi vogliamo giocare bene, che ci può portare agli obiettivi e ai risultati che vogliamo. Ma in questo percorso devi darti priorità. Devi capire il contesto, da dove iniziare, capire il contesto, perché c'è una responsabilità dietro: nel mio lavoro non posso fare solo ciò che mi piace ma anche ciò che penso sia giusto. Dobbiamo legare tutto a un processo logico di ragionamento e c'è bisogno di tempo, che è il valore più grande per un allenatore. Perché le mie scelte non sono legate solo a chi far giocare, ma anche a cosa dare priorità in allenamento. L'aspetto della cultura è importante. Ma anche l'aspetto difensivo è importante perché ti crea una stabilità. Quando poi hai risultati più positivi, allora la fiducia cresce. Quando ci sono tanti giocatori nuovi, allora devi creare quella fiducia, ma non solo per quelli che arrivano, ma anche per chi c'è già. Per cui creare il percorso difensivo è stata una nostra priorità. Poi, sul gioco: siamo la squadra più piacevole da vedere? No, ma ne sono consapevole. Sul gioco so che dobbiamo migliorare, ma so che i nostri atteggiamenti possono rendere orgogliosi chi ci segue ma anche aiutare a creare un'alchimia che ci può aiutare ad avere risultati con consistenza. Dobbiamo migliorare tanto a livello difensivo e offensivo anche. Vedo che dobbiamo costruire meglio e sicuramente ne sono responsabile. Faccio quello che penso sia giusto. Abbiamo iniziato questo percorso così. Adesso attaccheremo meglio? Sicuro, e difenderemo meglio. Dobbiamo trovare le relazioni giuste in questo percorso, quelle connessioni e quell'alchimia in campo per sfruttare al massimo le qualità dei nostri giocatori. Il nostro focus sarà sempre lo stesso: provare a costruire un contesto per aiutarli a fare meglio, il nostro lavoro è sempre quello e non cambierà mai. Ma ci sono delle priorità nel percorso. Quindi, giochiamo bene in alcune cose, in altre idem, ma sicuramente possiamo far meglio. Sono sicuro che faremo meglio? Assolutamente, e la cosa che mi piace di più è che i giocatori ci credono, lo vedo dall'atteggiamento. Adesso la priorità è essere una squadra competitiva, perché quella competitività ti porta a crescere, quella è la nostra priorità. Dentro questo percorso vogliamo anche dare più stabilità e crescere piano piano. Il Como? Mi tolgo il cappello. Ha una visione chiarissima in tutto, di squadra e di club, stabilità e idee chiare. Il lavoro di tutti è assolutamente encomiabile. In questi anni sono cresciuti tantissimo e giocano molto bene, sono un riferimento. Posso solo dire cose positive. Sono una squadra fortissima e con coerenza all'interno delle loro idee. Anche vedere il loro esempio ci aiuta a migliorare. Credo tantissimo in quello che stiamo facendo, nello staff, nelle persone, nella dirigenza, nei giocatori e credo tantissimo che questo è semplicemente parte di un percorso. Se lo devo valutare, ovviamente ci sono punti positivi e altri negativi, come in ogni percorso, ma sempre competitivi. Quello è un punto positivo per avere una base per crescere. Domani qui faremo del nostro meglio. Giocheremo benissimo? Non lo so! Ma ho tanta fiducia in quelli che saranno in campo e che possono entrare. Chi sarà in campo e in panchina darà il massimo, ne sono convinto, perché lo fanno ogni giorno. E quello è il punto principale per far sì che un progetto cresca e che la gente che ci segue sia orgogliosa. Mi aspetto che i nostri tifosi domani giocheranno con noi. Giocheremo bene? Non lo so. Sono però convinto che cresceremo ogni giorno. Ma sono anche convinto che tutto ha un tempo e dentro quel tempo proviamo a sfruttarlo al massimo. Sbaglieremo? Sicuramente. Ci guarderemo indietro e penseremo che avremmo potuto fare cose diverse. Fa tutto parte di un percorso, di una crescita e di tutte le persone. Adesso il nostro focus è che le basi siano forti: la prima è la cultura, la seconda è la stabilità, la terza è questo sviluppo dentro la stabilità che dobbiamo creare, perché dobbiamo essere consapevoli non solo dei momenti di un processo ma anche dei contesti diversi. Quello che faremo sempre è fare il massimo per rendere tutti orgogliosi. Domani giocheremo qua con l'assoluta convinzione di far bene e con tanta voglia di fare un bel risultato e creare una bella giornata".

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