PL - Breda: "Zanetti e Inzaghi hanno qualcosa in più di Grosso, c'è da capire su che progetto si vuole puntare"

12.05.2022 10:05 di  Donatella Todisco   vedi letture
PL - Breda: "Zanetti e Inzaghi hanno qualcosa in più di Grosso, c'è da capire su che progetto si vuole puntare"
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© foto di Federico Gaetano

Sono giorni caldi questi per il Parma. A breve si attendono novità riguardo il nodo panchina, e da lì, poi si capirà quale potrà essere il progetto tecnico per la prossima stagione, in attesa che il mercato entri nel vivo. In esclusiva ai microfoni di ParmaLive.com ha espresso la propria opinione Roberto Breda, oggi allenatore ed ex centrocampista gialloblù, transitato in Emilia nel campionato 1999-2000.

Chi vedrebbe meglio in panchina alla guida del Parma tra Zanetti, Inzaghi o Grosso?
"A prescindere dai risultati, occorre valutare quale tipo di impronta si vuole dare alla squadra. Sono tre allenatori con caratteristiche diverse. Penso che Zanetti e Inzaghi hanno ottenuto dei risultati sul campo; forse hanno qualcosa in più rispetto a Grosso. Ma è tutto da valutare bene come la proprietà voglia far giocare il Parma. C'è modo e modo di vincere e c'è modo e modo di giocare. Occorre capire bene dove vogliono arrivare e quale tipo di calcio vogliano fare".

Inzaghi con il Brescia ha dimostrato una buona qualità di calcio. Potrebbe replicarsi a Parma?
"Si, anche se ogni anno è diverso. Vediamo cosa cambierà in sede di mercato. C'è la possibilità di fare questo tipo di percorso".

Zanetti ha conquistato finora una promozione in A con il Venezia. Secondo Lei potrebbe guidare il Parma all'obiettivo?
"È un allenatore che ha idee ben chiare, anche se nel girone di ritorno di questa Serie A con il Venezia non è riuscito a ripetersi e non è riuscito ad emergere dalla sua situazione. I percorsi affrontati in passato, anche nei primi mesi di Ascoli,  sono comunque interessanti". 

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La scelta di Grosso potrebbe rivelarsi "sperimentale" come quella di Maresca?
"Grosso forse ha un impronta marcata, col suo 4-3-3, punta ad un dominio del gioco. Ha un' impronta ma le sue squadre non sono mai riuscite a portare a casa il risultato della promozione. Ma non è detto che puntare su di lui possa rivelarsi una scelta sbagliata. Lui resta comunque un buon allenatore". 

Cosa non ha funzionato durante questa stagione per il Parma?
"La partenza è stata disastrosa, i motivi non li conosco. Bisognerebbe stare all'interno della società per capire certe cose. Non si è riusciti a dare una svolta anche sul cambio tecnico. E quando c'è stato l'esonero di Maresca si è andati in una direzione opposta. Iachini è pragmatico. Sono tutte supposizioni, comunque".

Secondo Lei da chi si dovrebbe ripartire per raggiungere l'obiettivo della promozione diretta il prossimo anno?
"La materia prima a disposizione credo sia ottima, poi dipende anche dalla scelte che si fanno per quanto riguarda il direttore sportivo, società e allenatore". 

Quali sono gli aspetti che potrebbero salvarsi di questo campionato?
"La rosa rimane di valore assoluto. Un altro aspetto positivo, dopo un'annata non favorevole, è la voglia di rivalsa e chi rimarrà credo avrà motivazioni per avere un cambio di rotta, sia come qualità che come motivazioni".

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