Lecce, Sticchi Damiani: "Chi si è salvato l'anno scorso ora cerca di recuperare le perdite con plusvalenze"

Il presidente del Lecce Saverio Sticchi Damiani è intervenuto in conferenza stampa. Queste le sue parole riprese da CalcioLecce: "Le neopromosse hanno fatto come noi nel primo anno. Hanno dovuto investire senza ricavi, alcune tanto o tantissimo. Noi il primo anno hanno abbiamo dovuto investire pochissimo. Le proprietà delle neopromosse hanno messo risorse probabilmente extra. Chi si è salvato ha investito meno perché tramite plusvalenze sta cercando di recuperare le perdite. Non faccio nomi, ma tutte le concorrenti salvate hanno mostrato un delta che cerca di recuperare.
Non bisogna mai dimenticarci chi siamo, cos’è il nostro modello, che la salvezza è il nostro Scudetto. Non bisogna mai perdere un certo tipo di realismo. Il modello Atalanta possiamo sognarlo, ma sarà forse è impossibile perché parliamo di un’altra realtà. Il primo anno di Serie A abbiamo fatto 0-0, poi se abbiamo aumentato è grazie alle plusvalenze. A volte ho la sensazione che si pensi che un club di A possa essere gestito con pochi euro, ma non è così. Questo ci porta a dover fare delle scelte impopolari, preferendo investimenti futuribili a un nome svincolato. I prezzi sono diventati folli, spendendo 12 milioni non hai certezze, quindi devi puntare su degli elementi di prospettiva. Ci sono nomi che circolano e potevano fare i tifosi felici, ma sarebbero stati dei rischi. Quest’anno abbiamo degli esuberi per la prima volta, eravamo l’anomalia prima a non averne. Ciononostante avevamo delle certezze che ci hanno permesso di investire. Questo è fare calcio.
Altri club hanno ricavi fissi superiori, punto. E sono disposti a forti tipologie di indebitamento a cui noi non ci stiamo. Indebitandosi, Corvino avrebbe potuto chiudere chissà quante operazioni. Ma ha trovato di fronte la rigidità di un presidente che non è disposto a scivolare nei debiti, cosa che ha sposato anche lui ovviamente, abbiamo la stessa visione. Abbiamo fatto il possibile sul mercato, supportando allenatore e quindi dopo la squadra. Più passano gli anni più le mie motivazioni sono forti. Io credo che questa fase di crescita eccezionale vada raccontata. Non permettiamo che le prime sconfitte o il primo mancato acquisto inquini il percorso. Questa fase di crescita il club non l’ha mai avuta, è un momento storico in cui questo processo va visto e va spinto. E’ un passaggio cruciale. E quando parlo di passaggio sportivo non vuol dire che i crescenti investimenti siano garanzia di salvezza. Ma c’è chi ha investito tre volte quanto noi ed è retrocesso comunque”.