Martines: "Avere lo stadio in centro significa esser vicini al cuore dei cittadini"
Il Managing Director Corporate Luca Martines è intervenuto su 12 TvParma, durante il programma 100 anni di Stadio Tardini: "Il mio primo giorno di lavoro al Parma è stato il 12 agosto 2022. La sera giochiamo contro il Bari, un inizio con tanto di match. La prima volta che si entra al Tardini è quasi come entrare in un tempio. Io sono del ’75, come tutti collezionavo le figurine e avevo in mente il Magico Parma degli anni d'oro. Vedere il posto dove avevano giocato le grandi glorie del passato è stata una grandissima emozione".
Sulle emozioni del Tardini: "La prima volta che son venuto qui per un meeting più tecnico ero con Stefano Perrone e ci siamo seduti nella parte alta della tribuna est. E’ stato uno dei meeting più belli che ho fatto, ti senti piccolo in uno stadio così grande ma vuoto, cosa abbastanza inusuale. Parlammo per ore, mi raccontò tutta la storia e tutti gli aspetti tecnici. La più grande emozione però è quando sei sul campo. Abito qui vicino, vengo allo stadio a piedi. La partita per me è un giorno di lavoro, che vivi con quell'emozione e quel pathos come quando si fa un esame. Quando senti già da fuori la urla e il fermento è un grande orgoglio. Ogni volta che entri al Tardini è un’emozione".
Sul valore di avere uno stadio in centro città: "Significa innanzitutto essere vicini al cuore dei cittadini, perché lo rende estremamente accessibile: ci passi davanti tutti i giorni, mentre se fosse fuori città lo vedi solo durante l'evento sportivo. Diventa un simbolo del quotidiano della città. Abbiamo una media di 2-3 eventi a settimana, che siano incontri con sponsor oppure l'appuntamento settimanale con i bimbi di Giocampus. Lo stadio è vivo ed è giusto che sia così, è una struttura nel cuore della città che ha una grandissima storia, a cui sono legati tutti i cittadini perché hanno ricordi in comune. E’ una struttura viva e vivibile anche per chi non viene allo stadio. E' un elemento di grande positività".