PL - Faggiano: "A gennaio ho chiamato Giovinco: sarebbe stato entusiasta di tornare"

23.04.2020 18:42 di  Alessandro Tedeschi  Twitter:    vedi letture
PL - Faggiano: "A gennaio ho chiamato Giovinco: sarebbe stato entusiasta di tornare"
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© foto di Andrea Cantini

Il direttore sportivo del Parma Daniele Faggiano è stato ospite sulla nostra pagina Instagram per una lunga diretta in cui sono tanti i temi toccati. Per riascoltare le parole del direttore potete andare sulla nostra pagina Instagram @parmalive e guardare nella diretta registrata. Di seguito la trascrizione integrale dell'intervista:

Direttore, come passa le giornate in questo periodo?
“Le passo al telefono, sui siti… E’ cambiato tanto, è cambiato il contatto umano, parlare con allenatore, staff e squadra. Tutte le scelte sono state fatte in conference call o via messaggio, non è il massimo, sono abituato al contatto umano, al rapporto vero”. 

Come è stata presa la decisione di tagliare una mensilità?
“E’ stata fatta per un senso di dovere verso la nazione, verso tutti, i tifosi del Parma e del calcio in generale. E’ stata una scelta ponderata, voluta da tutti”.

Agli inizi di giugno il possibile ritorno in campo, scelta azzeccata?
“Non mi esprimo, negli ultimi tempi non si è capito nulla. Tante parole, tutti cercano di fare qualcosa, però dare una data è azzardato. Noi aspettiamo, cerchiamo di andare avanti senza chiacchierare”.

Abbiamo ricordato come il centro sportivo di Collecchio sia all'avanguardia tra quelli della serie A e quindi sarebbe in grado di ospitare la squadra con tutte le camere a disposizione, ma potrebbe essere necessario avere alcune camere d’albergo:
“Noi con il nostro Perrone stiamo lavorando già da tempo. Già dai primi di marzo abbiamo sanificato il centro. Non dobbiamo pensare solo a noi, anche la Juventus non è pronta per una cosa del genere. Noi dovremo prendere delle camere d’albergo vicino a Collecchio, con ascensore ed entrata appositamente solo per noi, e due piani”.

Come crede cambierà il calciomercato dalla prossima sessione?
“Dovrà essere un anno zero, ma non solo per noi. Per l’economia in generale. Non ci penso al mercato perché penso prima a finire questa questo campionato. Vedere quante ossa rotte avremo, perché tutti le avremo dalla più  grande alla più piccola”.

Sebastian Giovinco è stato un'idea? C'è ancora quest'idea?
“L’idea c’è stata visto che ho parlato con chi lo segue e con il ragazzo a gennaio, perché se fosse andato via Gervinho dovevamo cautelarci. Il ragazzo sarebbe stato entusiasta dell’idea, ma dobbiamo guardare a tante cose, sia economiche che di lista”.

A proposito di lista, Roberto Inglese? Al momento è escluso, ma con la ripresa può essere reintegrato?
“Deve pensare a rimettersi e a tornare ad essere l’Inglese che tutti abbiamo visto. Lui sta facendo di tutto per tornare, ma dobbiamo pensare alla sua salute, poi vedremo”.

Non tutti sanno che Daniele Faggiano è stato un portiere: ci racconta l’aneddoto della scritta sulla maglietta?
“Si sentiva molto il mio accento e me ne dicevano di tutti i colori. Chiesi di poter mettere la maglietta con un nome e così misi la maglia con numero 29 e la scritta “terrone”. Lo videro in molti, prima pagina sul Resto del Carlino”.

Da portiere a portiere, Luigi Sepe, tra i migliori del Parma, portato a Parma quando non stava vivendo un gran momento a Napoli:
“Sì però in quella scelta c'è tanto di D'Aversa e c'è tanto di Bartoli, il nostro preparatore. Lo avevano avuto già a Lanciano, loro ci tenevano tanto e sapevo che era un giocatore che oltre a essere bravo in porta ha una dote importante per un portiere, ha dei buoni piedi. Mi sono fidato e lo abbiamo preso, era quello che ci serviva per cercare di ripartire subito. Poi è una gran persona, un bravo padre di famiglia, oltre che essere un ottimo portiere”.

I cartellini scadranno il 30 giugno, potranno esserci dei problemi con i vari Kulusevski, Regini e Caprari?
“E’ un falso problema, prima pensiamo a tornare a giocare. Poi se ne parlerà, ma non è un problema”.

Capitolo Iturbe, cosa ci può dire? In passato era stati vicino:
“L’estate scorsa aveva un ingaggio fuori portata, A gennaio c’era una situazione che non era possibile prenderlo. L’ultimo giorno non era facile farlo”.

Tra le tante rubriche di Parmalive.com c’è quella dei colpi sfumati nella storia del Parma, che uscirà nel fine settimana. C’è un colpo che è sfumato che la fa rimuginare?
“Onestamente no, ho rimpianti ma nulla di particolare. Mi dispiace non aver portato Caputo, oppure eravamo vicini, avevo fatto quasi tutto, con il Matera per Di Lorenzo. C'eravamo, però solo in prestito, con Castrovilli. Poi Petkovic, ma era fuori portata a livello di ingaggio”.

E su Piatek?
“Abbiamo parlato ma non era semplice, c’erano tante squadre che potevano permettersi il suo ingaggio. A noi dovevano dare più di una mano per l’ingaggio (ride ndr)”.

Kulusevski è stata una sua grande intuizione:
“Mi è sempre piaciuto, ma una grande mano mi è stata data da mister D’Aversa. Aveva fatto vedere buonissime cose in Primavera, è stata un’intuizione fortunata, con buona parte del merito di D’Aversa. Ci vuole fortuna. Faccio l’esempio di Gervinho, quando l’abbiamo preso ci facevano le pernacchie, poi è stata la nostra fortuna, e viceversa”.

Cos’è successo a gennaio con Gervinho?
“Quando vuole una cosa la ottiene. Ero nervoso, ti dico solo che il giorno dopo dovevamo andare a Cagliari, ed è stata la prima partita del Parma che non ho visto. Non so se era lui che volesse andare via, ma neanche i procuratori. Penso che qualcuno volesse farlo andare via, non qualcuno del suo entourage. Il ragazzo non è andato perché ha firmato tardi, se lui avesse voluto andare avrebbe potuto firmare al mattino”.

Domanda dai tifosi: “Machin, Galano e Borrelli del Pescara?”
“Galano, qualcosa non è andato con noi. L’abbiamo dato al Pescara e ora lo vogliono tutti. Noi abbiamo una percentuale sulla rivendita. Machin, noi ci credevamo e ci credo ancora, ha tante qualità. Sono contento che nelle ultime interviste abbia detto che qualcosa ha sbagliato anche lui. Borrelli ce lo accostano, noi dobbiamo guardare gli interessi della società”.

Sono tanti i giocatori che arrivano a Parma dalle leghe inferiori, possono avere un futuro a Parma?
“L'importante è che non ci perdiamo. Se dalla D la prendono in C o in B e mi fa arrivare una plusvalenza fa più che piacere”.

Come è nata l'idea Darmian? Potrà essere un punto fermo del futuro del Parma?
“Siamo stati bravi e fortunati. Darmian può essere un punto fermo del calcio italiano. Sia come calciatore che come allenatore o dirigente. E’ un ragazzo a cui piace il suo lavoro, con la testa sulle spalle. Ed un’ottima persona, come detto per Sepe”.

Il rapporto con mister D’Aversa? Rimarrà a Parma?
“C’è un rapporto vero. Ci mandiamo a quel paese e poi finisce tutto dopo un minuto. Viviamo di calcio e di passione, con voglia di fare. Tutti vogliamo gestire situazioni importanti, il Parma è una realtà ambita da tutti, allenatori e direttori. Prima di lasciare Parma ci penseremo mille volte. Roberto come me ha il contratto fino al 2022, ce lo teniamo stretto”.

Commento di un tifoso: “Pezzella rinnovo a vita”
“(Ride ndr) Non si può fare l’indeterminato. Mi dispiace perché ci siamo fermati nel suo momento migliore, quando stava crescendo”. 

Come è nata l’operazione Bruno Alves a Parma?
“Stavamo parlando di Antonelli. Me l’hanno proposto e non ci ho pensato nemmeno un secondo, senza neanche contattare il mister. Siamo andati avanti e abbiamo chiuso”.

Il futuro del Parma può essere in Europa, e quello di Faggiano ancora a Parma?
Alla seconda ti dico di si. All’Europa non me la sento di dire nulla, faremmo l’errore che fanno molte squadre e che abbiamo già fatto noi. Dobbiamo stare con i piedi per terra. Il campionato non sarà uguale a quando ci siamo fermati e l’anno prossimo cambierà tanto. Ci saranno tanti problemi, dobbiamo prima stabilizzarci. In classifica e come squadra di Serie A importante, anche in Lega e in Federazione". 

Un'ultima domanda: un pensiero su Bonaventura, futuro svincolato?
“Ormai gli svincolati non sono svincolati. Hanno tutti commissioni importanti come se li comprassi. Non è semplice, vediamo. Il giocatore non si discute. Il pensiero si fa, si fa su tutti anche su Ibrahimovic e Dybala non è detto vadano a buon fine".

Direttore, grazie mille:
"Grazie a te e sempre Forza Parma"

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