PL - Paci: "Il Parma fatica ad esprimere il suo potenziale. Bernabè può esser decisivo"

14.02.2023 20:42 di  Donatella Todisco   vedi letture
 PL  - Paci: "Il Parma fatica ad esprimere il suo potenziale. Bernabè può esser decisivo"
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Il pareggio di Terni consente al Parma di trovare il secondo risultato utile consecutivo,  un piccolo passo che muove la classifica e mantiene i crociati in zona playoff. Abbiamo contattato Massimo Paci, doppio ex di turno, con cui abbiamo analizzato il momento dei crociati. Ecco le parole dell'attuale tecnico della Pro Vercelli ai microfoni di ParmaLive.com.

In questa stagione al Parma è mancata continuità. Dopo la vittoria contro il Genoa, il Parma è riuscito a conquistare un punto a Terni. Cosa è mancato al Parma finora per averla? Pensa che ora qualcosa sia cambiato?
"E' una stagione particolare. In questo momento non è una stagione vincente per il Parma. La squadra crociata ha avuto delle difficoltà iniziali, non è riuscita a dar continuità ai risultati. Guardando il Parma dall'esterno, non so quale possa essere il motivo di questa mancanza di continuità. Seguo il Parma e noto che comunque esprime un bel gioco, solo che non riesce a imporsi sugli avversari e di conseguenza non riesce a trovare continuità di risultati. Questo è il limite che oggi li frena in campionato e in classifica. Non penso che la questione sia legata al potenziale della squadra. E' più un discorso di come trovare concretezza in campo: bisogna costruire attraverso le idee e la convinzione dei calciatori. Al momento il Parma è una squadra che non riesce ad esprimere tutto il proprio potenziale. Non penso che con questo pareggio possa cambiare qualcosa. Non è un pareggio che ti può dare la scossa. La continuità di risultati è data da altri fattori. La squadra vince quando riesce a trovare l'alchimia globale, con giocatori giusti ed equilibri giusti. Non è facile vincere. Dal punto di vista del mercato è stato fatto un buon lavoro come anche dal punto di tecnico. Purtroppo le squadre che si formano non riescono ad esprimere il proprio potenziale per mille motivi".

In Umbria ancora in evidenza le incertezze del reparto difensivo. Come sopperire a questa situazione?
"Non saprei, non sono il tecnico. Quando si subisce gol bisogna fare un'analisi di reparto, difficilmente dipende dall'errore di un singolo difensore. A volte può dipendere dall'intera fase difensiva, a volte può dipendere dal fatto di subire troppo le palle inattive, oppure anche da altri fattori, come la mancanza di concentrazione. Quando una squadra è molto incentrata sul proporre gioco, come il Parma, a volte ti scopri inevitabilmente alle ripartenze avversarie. Probabilmente il Parma con l'idea di gioco che ha portato avanti fino ad oggi non è riuscito a trovare i giusti equilibri".

Sembra che Bernabé inizi ad essere decisivo. Lo spagnolo può essere un valido supporto alla squadra ducale per la parte finale di campionato?
"Credo di sì. La vittoria del campionato passa inevitabilmente attraverso i gol degli attaccanti. Se non hai chi fa gol non puoi vincere un campionato. Quindi penso che Bernabé possa aiutare anche a sopperire alle mancanze offensive, risultando fondamentale per quest'ultima parte di campionato".

Inglese è subentrato nel secondo tempo a Sohm ma non è stato decisivo per il risultato. Rispetto alla prima parte di stagione pare che l'attaccante pugliese non riesca a trovare più la via del gol. Occorre puntare su di lui o provare a inserire Charpentier?
"Credo che Inglese sia uno dei migliori calciatori della categoria. Finora ha realizzato 4 reti e tra gli attaccanti ducali è uno di quelli che ha fatto più gol. Probabilmente ci si aspettava qualcosa in più da lui. Ritengo che Inglese sia un giocatore importante per puntare alla promozione diretta".

Pecchia è partito con un 4-3-3, quindi con un centrocampista in più. Questo alleggerisce il lavoro in copertura degli attaccanti esterni come Benedyczak e Zanimacchia, permettendo loro di essere lucidi sotto porta. Questa può essere una mossa tattica che può fare la differenza?
"Non saprei. Questi sistemi di gioco sono importanti nel momento in cui questi servono a nascondere i difetti di alcuni calciatori e a esaltarne le loro qualità. Quindi non saprei dirti se il 4-3-3 è il modulo perfetto per questa squadra, non conoscendo bene le caratteristiche dei giocatori, perché non sempre posso seguirla. Ad ogni modo non credo che sia il sistema di gioco che possa fare la differenza. Sono molti i fattori che influiscono sul risultato: il gruppo, lo spogliatoio, i giocatori, la motivazione, l'unione con l'allenatore. Mi sembra riduttivo pensare che un modulo possa portare alla vittoria di un campionato. La mentalità vincente la ottieni solo ed esclusivamente se vinci. Non ho mai visto squadre che perdono con una mentalità vincente. Se il Parma non riesce a vincere e trovare continuità, deve capire come affrontare le difficoltà, per formare il carattere, la mentalità e l'entusiasmo. Nel momento in cui i crociati riusciranno a vincere queste difficoltà, potranno crearsi l'alchimia e l'entusiasmo necessari per affrontare il campionato. In questo modo da una vittoria nasce un'altra vittoria, così la squadra prende forma e gira. Finché non scatta questa mentalità vincente, ci saranno sempre alti e bassi. Occorre creare quell'entusiasmo ed energia tali da vincere il campionato, vittoria dopo vittoria".

Il Parma può puntare ai playoff o ha qualche speranza per la promozione diretta?
"Io credo sia giusto puntare ai playoff. La squadra sta esprimendo un gioco di valore. Per quanto riguarda la promozione diretta, in questo momento è lontana. Però poi il calcio è bello perchè tutto può succedere. Ogni partita è un'opportunità per partire e conquistare quel filotto di vittorie che ti portano a essere nelle primissime posizioni di classifica. Quindi io non darei nulla per scontato. Faccio un grande in bocca al lupo al Parma perchè è una squadra che mi è rimasta nel cuore".

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