Altro che rinascita, col Cosenza l'ennesima figuraccia. Difficile vedere la luce in fondo al tunnel: società, se ci sei batti un colpo

22.11.2021 20:50 di Vito Aulenti Twitter:    vedi letture
Altro che rinascita, col Cosenza l'ennesima figuraccia. Difficile vedere la luce in fondo al tunnel: società, se ci sei batti un colpo
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© foto di Matteo Gribaudi/Image Sport

Il ritorno dei tifosi a Collecchio, i possibili effetti benefici della sosta, il forte desiderio di riscatto, le celebrazioni dedicate a Buffon, l'arrivo al Tardini di una squadra con numeri impietosi in trasferta, il chiarimento Maresca-Man, le belle prestazioni dei nazionali: alla vigilia della gara contro il Cosenza, c'erano davvero tutti i presupposti per sperare che il Parma potesse riassaporare il dolce sapore della vittoria. E invece la compagine ducale si è di nuovo superata in negativo, riuscendo miracolosamente a resuscitare un avversario che dopo mezz'ora di gara sembrava ormai fuori dai giochi. Neanche il gol trovato nei primi minuti è riuscito a dare fiducia e autostima ad una squadra che, volente o nolente, continua a palesare, oltre che mancanza di idee e incapacità di far gioco, anche dei preoccupanti limiti caratteriali. E se pure uno dei più esperti e carismatici della rosa come Schiattarella finisce per innervosirsi, andando letteralmente nel pallone, allora c'è certamente qualcosa che non va. Qualcosa, ahinoi, di davvero poco banale.

Bei tempi quando si poteva discutere di Sohm fuori ruolo e di perplessità a livello tattico: i problemi di questo Parma appaiono adesso ben più complessi e difficili da decifrare. Troppo semplice addossare tutte le colpe su Maresca, il quale - sia ben chiaro - sin qui ci ha capito veramente pochissimo e ha fatto capire pochissimo ai suoi ragazzi, con idee che si sono rivelate tanto affascinanti quanto inefficaci. Il tecnico non è dunque affatto esente da responsabilità, ma sarebbe disonesto non rimarcare altresì che, quando un progetto non decolla (e l'impressione è che, stante l'attuale situazione, difficilmente riuscirà a decollare anche nel prossimo futuro), le colpe sono da dividere in parti uguali tra più persone, a partire dai piani alti della piramide, fino ad arrivare all'ultimo dei magazzinieri. E a proposito di piani alti: in momenti così bui, il silenzio diventa ancora più assordante. Mi auguro perciò che la società prenda presto posizione e si faccia sentire, ma che soprattutto provi a trovare delle soluzioni concrete nell'immediato. Le intenzioni sono buone, anzi, ottime. E gli sforzi fatti sono stati tanti e importanti. Proprio per questo, a maggior ragione, sarebbe un vero peccato lasciare tutto al caso: far finta che tutto si sistemerà magicamente all'improvviso è sicuramente la scelta più semplice, ma purtroppo anche quella meno proficua.