Milan, Pavlovic è l'arma segreta di Allegri: il serbo è solido dietro ma attenzione alle sue sgroppate

Milan-Roma, gara valevole per la decima giornata di Serie A, ha visto come protagonista, uno dei calciatori meno attesi. Nonostante la presenza di giocatori come Rafa Leao, Paulo Dybala, Luka Modric o Matias Soulè, a prendersi la scena è stato il difensore rossonero Strahinja Pavlovic, autore del gol vittoria contro i giallorossi. Il serbo è infatti ormai diventato una certezza nell'undici iniziale di Allegri. Dell'ex Salisburgo sono ben note le qualità difensive, con il centrale serbo che si è sempre distinto per la sua abilità sui duelli aerei e nel vincere gli uno contro uno, anche con avversari molto più rapidi e agili di lui. Quello che però ancora non avevamo visto in Pavlovic è la sua propensione ad accompagnare l'azione offensiva. Spostato da braccetto sinistro nella difesa a 3 di Allegri, il serbo (essendo anche l'unico mancino della retroguardia rossonera) sta diventando un vero e proprio fattore nell’attacco del Milan.

Specialmente dopo l'infortunio che ha tenuto fuori Pervis Estupinan nell'ultimo periodo, Pavlovic spesso si sgancia dalla sua posizione, proponendosi come un vero terzino, con l'accorto Davide Bartesaghi pronto a ripiegare coprendolo. Secondo quanto riportato da FBref.com, il classe 2001 è nel 99esimo percentile tra i difensori centrali nei top-5 campionati europei per maggior conduzioni palla al piede (2.45 a partita). Tradotto, solo l'1% dei centrali in Europa porta più volte il pallone in zone offensive. Un dato a cui dovrà stare attento il Parma, prossimo avversario del Milan, con i rossoneri che spesso avviano la loro azione da sinistra sfruttando l'abilità di Pavlovic di associarsi anche ad attaccanti come Leao o Pulisic, abili nel defilarsi per portare superiorità numerica sull'esterno.

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