Cremonese, Nicola: "Il Parma è forte e non so quanto c'entri con la salvezza"

L'allenatore della Cremonese Davide Nicola, è intervenuto in conferenza dopo il pareggio con il Parma. Queste le dichiarazioni riportate da Cuoregrigiorosso.com: "Penso sempre in grande, in ogni partita che affrontiamo mi aspetto di ottenere sempre il massimo. Ci aspettavamo però, per quanto riguarda il Parma, una squadra così. È forte il Parma, a lungo andare non so quanto c’entri con questo obiettivo. I ragazzi difensivamente hanno fatto meglio rispetto a Verona, con più equilibrio; al contempo volevamo far uscire prima loro, costruendo più bassi, per poi colpirli negli spazi. Ci abbiamo provato nella prima mezz’ora, ma prima dell’intervallo abbiamo capito che non riuscivamo in quel modo. Quindi il baricentro andava alzato, e per caratteristiche non riuscivamo a farlo in modo diretto: noi siamo più da palleggio per conquistare via via la metà campo avversaria.
Nel secondo tempo abbiamo cercato con qualità di arrivare a ridosso dell’area del Parma, e i secondi 45’ mi sono piaciuti. Vazquez è stato tra i migliori. Quando giochi così, l’avversario ha provato a fare quello che facevamo noi nella prima parte del primo tempo, ovvero si è chiuso bene. Per caratteristiche non potevamo fare diversamente in attacco, fino all’ingresso di Moumbagna: sarebbe stato bello vedere quel colpo di testa fino alla fine… ha respinto Baschirotto. I ragazzi si sono comportati bene: noi, a parte il caldo di oggi, cerchiamo di costruire solidità difensiva che ci permetta di crescere anche nell’altra fase. Servirà ancora un po’ di tempo. Chi è alla prima esperienza in A è efficace, ma non ancora "strafottente": devono ancora prendere più consapevolezza. Sono certo che al girone di ritorno saranno più consapevoli".
Otto punti in quattro giornate. I tifosi sognano.
"Intanto ringrazio chi ha scelto di darmi un premio (quello di allenatore del mese di agosto, ndr). Lo meritavano gli altri dello staff e i calciatori. Otto punti sono importanti, vale per tutte: se già dimostri una fase di lavoro acquisita, è già un bel passo avanti. In A è più facile perdere, soprattutto in sequenza. A Como alzeremo il livello, continuiamo a lavorare su noi stessi. I tifosi sono intelligenti: lo spirito che mettono e che ci infondono è encomiabile, noi cerchiamo di renderli orgogliosi. Il campionato dice che ci sono una marea di punti da conquistare. Comprendo la domanda, per me sono discorsi inutili, ma capisco".
Piove sul bagnato con gli infortuni di Bianchetti, Collocolo e Moumbagna?
"Piove sul bagnato? No, sulla realtà dei fatti. Sapevamo di correre alcuni rischi. Per me non piove neanche. Collocolo è al debutto di questa categoria, ha il motore per starci e ha grande qualità. Diventerà importante per la A Vuole dimostrare di starci, è molto attento e intelligente. Moumbagna? Sapevamo di correre un rischio, volevo metterlo prima ma avevamo un solo slot. Prendere rischi fa parte del nostro lavoro. Bianchetti invece ha preso una testata in contrasto con Pellegrino, aveva dolore ad allargare la mascella ma nulla di grave. Payero, Sarmiento e Vardy dovremmo ritrovarli settimana prossima. Bravi intanto i subentrati: quando manca qualcuno, scopri altre risorse. Ceccherini è entrato molto bene, per esempio".
I quinti sono stati molto bravi in copertura. Pezzella aveva un brutto cliente. In fase offensiva hanno prodotto però meno. È d’accordo?
"Bisogna riconoscere chi hai dalla parte opposta e che stiamo lavorando in modo infuocato. I nostri esterni hanno giocato sempre in modo intenso".
Seconda gara senza subire gol: la soddisfa più dei punti?
"Tutti sono scontri diretti, non solo certe partite. A livello emotivo, fisico e tattico. Sono soddisfatto in ciò che sto vedendo nei ragazzi, l’organizzazione è chiara e precisa, ci sono ampi margini di miglioramento. Ovviamente voglio che ci siano tutte le risorse a disposizione quanto prima. Se guardo chi c’è dietro oggi, in classifica, moltissime sono a livello superiore".
Cosa le è piaciuto di più e di meno di queste quattro gare?
"Mi piace che i ragazzi hanno avuto un ottimo approccio e coraggio, anche difensivo. I ragazzi hanno capito come interpretare le gare in base agli avversari. Lavoriamo con umiltà e serietà, sapendo che abbiamo tutto da crescere".
Parma simile al Verona per aggressività. La Cremonese ha alzato il baricentro nella ripresa, Vazquez ha trovato le misure e le giocate di qualità. Mi sembra tutto ben studiato questo meccanismo.
"Sì, ma non basta. Stare basso o troppo basso non mi piace: involontariamente ti deresponsabilizza dalla marcatura. Se poi la palla passa veloce, tu rischi. E la possibilità di recupero è bassissima: noi vogliamo alzare e abbassare il baricentro tenendolo sempre nella giusta distanza. Vogliamo migliorare la qualità del nostro gioco".