Serie A: le prime punte segnano poco, Pellegrino può essere l’eccezione

Leggendo la classifica dei marcatori dopo 5 giornate notiamo che nei primi 5 posti c’è solo una prima punta di ruolo: Marcus Thuram dell’Inter, a quota 3 gol. Gli altri, a partire dall’attuale capocannoniere Pulisic (4 reti) e proseguendo con Nico Paz, Orsolini e De Bruyne (tutti a 3), giocano in un altro ruolo. Chi esterno, chi seconda punta e chi trequartista, nessuno fa di mestiere l’attaccante centrale. E anche lo stesso Thuram, in teoria, non è la prima freccia nell’arco di Chivu: quel ruolo dovrebbe appartenere a Lautaro Martinez, che comunque è a quota 2 gol segnati. Diverse squadre si stanno dunque affidando ad altri reparti per tentare di gonfiare la rete avversaria. Non sembra essere questo il caso del Parma: le direttive in casa crociata sono ben definite, con Mateo Pellegrino a fare da numero 9 e con i gol che arrivano principalmente da lui.
Numerose squadre di Serie A stanno avendo problemi a trovare un apporto consistente dai propri attaccanti. Il Milan capolista ha giocato fin qui con Gimenez (0 gol in campionato), il Napoli ha Hojlund e Lucca fermi ad 1 ciascuno, così come Castro a Bologna. Gasperini a Roma sta alternando Ferguson e Dovbyk (0 gol per l’irlandese, 1 per l’ucraino), mentre la Fiorentina e il Genoa non hanno ancora avuto gioie rispettivamente da Kean e Colombo. Altre formazioni faticano ad avere un titolare fisso: Tudor alla Juve ha provato David, Vlahovic e Openda, Fabregas a Como alterna Douvikas e Morata, giusto per fare due esempi. Mister Carlos Cuesta, invece, non ha mai avuto dubbi: il centravanti è Pellegrino e lui se sta bene gioca sempre, come dimostrano i 428 minuti giocati in Serie A su 450 disponibili. Possono cambiare i compagni ai suoi lati: Cutrone, Oristanio, Almqvist, Sorensen e Benedyczak si sono tutti alternati nel ruolo di seconda punta/trequartista alle spalle del 9 argentino, cercando di metterlo nelle migliori condizioni per esprimere le sue qualità di uomo d’aria di rigore.
Lunedì contro il Torino è finalmente arrivato per Pellegrino anche il gol in campionato. Anzi 2, che si sommano ai 3 già segnati in Coppa Italia contro Pescara e Spezia. L’auspicio di Cuesta e di tutto il popolo gialloblu è che Mateo si sia finalmente sbloccato e che cominci a suon di gol a trascinare il Parma verso zone di classifiche più tranquille. Se la squadra lo supporterà e soprattutto lo servirà in modo adeguato, Pellegrino ha tutte le qualità per essere uno degli attaccanti più pungenti e pericolosi di questo campionato, dove le prime punte sembrano essersi dimenticate come fare gol. Certo, anche gli altri giocatori dovranno dare il loro apporto, come avviene nelle compagini sopracitate, ma la prima punta è il ruolo che più di tutti è in grado di caricarsi sulle spalle la squadra e di trascinarla fuori da situazioni spiacevoli, regalando la gioia del gol a compagni e tifosi. Pellegrino questo lo ha chiaro in mente e corre spedito verso l’obiettivo che lui stesso si è posto dei 12-15 gol in questa stagione.